Abbiamo iniziato senza elettricità (interrotta in tutto il quartiere) e con disinvoltura abbiamo cambiato i nostri programmi adattandoci alla situazione: utilizzando voce (senza microfono), carta e penna!!!

Il tema: LA RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE.

Le parole legate a questo tema: insegnamento – stare insieme – Spirito Salesiano – clima – stile educativo – essere professionisti ed essere professionali – benessere lavorativo… parole che possono rimanere parole oppure essere approfondite e arricchite di significato condiviso.

Il primo lavoro proposto ha chiesto subito di mettersi in gioco: a coppie, seduti vicino, scegliendo il collega che si conosceva meno, mettendo la mano sulla mano dell’altro/a e impugnando la stessa matita, in silenzio, ci è stato chiesto di disegnare una figura umana.

Dopo il “gioco”, siamo stati invitati a raccontare ciò che abbiamo vissuto: cosa è stato faticoso, cosa ha facilitato, quali pensieri, quali sentimenti…

Un gioco semplice e alla fine, un cartellone pieno di parole che sono state puntualmente riprese e su cui abbiamo riflettuto: attenzione all’altro – necessità di gestire il potere: chiarire chi decide – fiducia – forzare la mano e trattenersi – difficile non parlare (per collaborare bisogna parlarsi) – stima reciproca – cercare di intuire il punto di vista dell’altro (qui si è toccato il limite del non poter parlare, non posso accontentarmi di intuire senza chiede all’altro cosa pensa) – sopportare l’incertezza – attività che ha permesso di scoprire l’altro – ci si è accordati sull’essenziale lasciando correre sui dettagli – qualcuno sceglie, qualcuno si adatta, qualcuno cede – esperienza del tandem: ora guido io, ora puoi guidare tu, ora possiamo lavorare insieme – affrontare un problema diventa occasione di crescita – compromesso e collaborazione – tempo per conoscerci – tempo per osservare la nuova situazione – decidere!

Il secondo lavoro ha visto l’assemblea divisa in cinque gruppi e provare a declinare in comportamenti concreti cosa vuol dire essere ETICI verso la professione, gli allievi, i colleghi, l’istituzione scolastica, i genitori. I gruppi hanno lavorato molto bene indicando una serie di elementi che, nella condivisione, hanno fatto riflettere.

Il compito: riprendere quanto emerso negli incontri dei collegi docenti per rendere quanto è stato scritto ancora più concreto e specifico.

Un lavoro che è appena iniziato e che desideriamo continuare per favorire una maggiore conoscenza reciproca e un maggior confronto e collaborazione fra i due Istituti, Santo Spirito e Maria Ausiliatrice, che lavorano nello stesso territorio.