Come possiamo farlo? Una precisa indicazione è contenuta in Lc 10, 25-37: “Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione”. La figura del samaritano ci richiama, come ci ricorda Papa Francesco, alla nostra vocazione di cittadini responsabili. Non serve avere funzioni importanti nella società, se non abbiamo nel cuore l’amore per il bene comune e la voglia di trovare il tempo per permettere a questo amore di fruttificare. La domanda che dobbiamo porci è: con quale dei protagonisti della parabola del buon samaritano mi identifico? Siamo chiamati ad essere costruttori di un nuovo legame sociale: perseguire il bene comune. “L’esistenza di ciascuno di noi è legata a quella degli altri: la vita non è tempo che passa, ma tempo di incontro”. Questa nuova consapevolezza è stata suggellata dalla Preghiera di Papa Francesco per ricevere lo “spirito fraterno” che ci permetta di costruire il mondo che Dio ha pensato per noi.

Potrebbero sembrare tutte belle parole, ma poi, nella pratica, come faccio a vivere questa “vocazione di cittadino responsabile”? Ad esempio facendomi aiutare dalla testimonianza di chi la sta già vivendo! Così Suor Maria Grazia Caputo (iniziatrice dell’esperienza dell’Ufficio dei Diritti Umani presso le Nazioni Unite a Ginevra, con due ONG: l’Istituto Internazionale di Maria Ausiliatrice e il VIDES Internazionale) ci ha aiutato a scoprire qualcosa di più sulle tematiche relative all’educazione ai Diritti Umani, sulla loro storia e sugli organi che vigilano sull’applicazione degli stessi nei vari Paesi del mondo. È stato importante perché effettivamente se non sappiamo neanche quali sono questi diritti umani, come possiamo pensare di difenderli? Dopo il preziosissimo aiuto di Suor Maria Grazia, divisi in gruppi, abbiamo ragionato e fatto un po’ di condivisione su 6 parole chiave: dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza e giustizia.

A questo punto eravamo pronti per ascoltare Irene Nannetti, una giovane bolognese che ci ha raccontato del suo impegno politico a partire dalla sua esperienza di consigliera comunale a Monte San Pietro (BO). Irene ci ha fatto riflettere sul fatto che non dobbiamo e non possiamo aspettarci che ci governa pensi a tutto. La parola chiave per far funzionare la società è corresponsabilità. Ci ha infatti fatto notare come anche il buon samaritano non si prende cura da solo del suo prossimo, ma si appoggia all’albergatore. Inoltre ci ha giustamente ricordato che il contributo che un giovane può dare alla propria comunità è importantissimo, perché porta ricchezza e anche solo con la preghiera può dare sostegno!

Attraverso questa formazione ci sono stati dati degli spunti per rispondere “Eccomi!” alla chiamata ad essere cittadini responsabili (o “buoni cittadini” per dirla alla Don Bosco!). Vi invito tutti a non perdere l’occasione di partecipare ai momenti formativi perché è un buon modo per approfondire tematiche importanti per il vostro cammino umano e di fede.

Rita Falcone, Genova C.so Sardegna

Da https://www.spaziomgs.com/single-post/buoni-cristiani-e-onesti-cittadini-scopriamo-qualcosa-di-pi%C3%B9-sui-diritti-umani