Lettura 1 – La giovane donna “schietta, ardente, di cuore sensibilissimo”, che incontra Don Bosco il 7 ottobre del 1864, intuisce in un lampo che ha di fronte a sé un santo. Si sente chiamata alla stessa missione, è dotata di un identico patrimonio spirituale, è arricchita del medesimo squisito stile di vicinanza alle ragazze. Da quell’incontro, Maria Domenica proporrà al femminile il carisma dell’amore educativo. Maïn aveva affascinato Dio con la sua semplicità e umiltà e Dio l’aveva scelta da tempo per far conoscere alle giovani la sua infinita bontà, per mostrare loro un “operare” impegnato e amorevole. Di Maria Domenica abbiamo bisogno. Il suo amore – attraverso il nostro – è indispensabile alle Giovani e ai Giovani di ogni tempo. Grazie al “sì” di Maria Domenica, oggi un monumento vivo di riconoscenza a Maria Ausiliatrice è presente nel mondo.

Lettura 2 – Maria Domenica propone alla sua Famiglia-Comunità di Mornese, con fantasia creativa, progetti sempre nuovi: canto, passeggiate, gioco, lavoro e preghiera. Una festa che non finisce più. Da allora, il caldo e affiatato spirito di famiglia che alimenta ogni comunità di Figlie di Maria Ausiliatrice si muove sulla falsariga delle feste, preparate e vissute insieme. Un invito continuo e gratuito che illustra la bellezza della vita. Perché le feste? Per la gioia che da esse nasce e che libera il cuore e si accende in condivisione. “Pensate che dove regna la carità c’è il Paradiso” diceva la Madre. Come a Mornese la fonte della gioia che avvolgeva tutto e tutti era una profonda carità, così il Cielo nelle nostre comunità comincia quando la carità diventa il comandamento di ogni giornata. Resteranno i fatti dell’amore, non le parole, e i fatti saranno la nostra gioia e la nostra ricompensa. “Come faremo festa in Paradiso!” Oggi, le nostre feste, cosa offrono ai Piccoli, ai Ragazzi, ai Giovani, oltre la musica, il canto, lo sport e il teatro? Riusciamo a far amare ciò che noi amiamo? A Mornese era Gesù e ogni evento era occasione per dirgli “Ti amo!”. Il segreto della festa è questo. Quando l’avremo capito, canteremo e danzeremo senza fermarci più.

Lettura 3 – Più di 142 anni fa partiva la prima spedizione missionaria di giovani Figlie di Maria Ausiliatrice. Ognuna, nel piccolo drappello, si portava nel cuore le parole e il volto della Madre. Unico l’obiettivo della spedizione: raccontare, in parole e in azioni, che “Dio è amore”. Oggi altre spedizioni missionarie partono verso i fratelli vicini o lontani. Altre Figlie di Maria Ausiliatrice hanno nel cuore il volto e le parole della Madre e raccontano la loro fede, il loro amore per Gesù e la passione per il suo Regno. Domani, ancora missionarie partiranno, spinte dall’urgenza di far capire la Notizia Festosa del Regno ai Poveri e ai Piccoli. Un Istituto con la passione missionaria fin dalla nascita e con migliaia di storie incredibili di carità scritte con la vita, in luoghi sconosciuti e lontani o agli incroci delle strade della propria città. Il “mare immenso”, oggi, non divide più.

Preghiera da recitare comunitariamente

Santa Maria Domenica Mazzarello,

madre nostra e madre di tutti i Bambini, i Ragazzi e i Giovani

che in questi mesi ci mancano tanto

perché costretti a stare lontani dalla nostra Casa

per via del Coronavirus,

ti preghiamo, tu che sei stata così docile allo Spirito Santo,

tu che hai amato di un amore tenerissimo Maria nostra Madre

e sul suo esempio hai compiuto la Volontà di Dio,

anche quando è stata per te fonte di sofferenza,

ottieni alla nostra Comunità, dal Signore,

le grazie spirituali e temporali di cui ha bisogno

affinché si realizzi il Suo disegno su ogni Sorella.

Fa' che la nostra vita, sostenuta dalla forza dell'Eucaristia e dall'aiuto di Maria,

diventi una testimonianza di Fede, di Speranza e di Amore

a gloria di Dio, in mezzo a questo mondo che soffre.

Amen.

Riflessione offerta dall’Ispettoria romana FMA