Abbiamo avuto l’opportunità di conoscere le fonti spirituali-storiche e i luoghi in cui, fin da piccolina S. Teresa cercava, seppur in modo inconsapevole il Signore. Per quanto riguarda il nostro Istituto, a partire dalle Figlie dell’Immacolata, la formazione è in gran parte “teresiana” sia per la concezione della preghiera, sia per le “amicizie spirituali” in vista dell’aiuto fraterno nel tendere alla santità. Infatti, grazie all’opera formativa del Frassinetti, le Figlie dell’Immacolata vengono a conoscere alcune parti del Cammino di Perfezione scritto da Teresa, la grande. Don Bosco sceglierà S. Teresa d’Ávila come Patrona dell’Istituto delle FMA, in continuità con la tradizione spirituale delle Figlie dell’Immacolata. In queste giornate abbiamo avuto la possibilità di visitare la casa in cui è cresciuta con la sua famiglia, attualmente vi è stata costruita una Chiesa per devozione del popolo alla Santa; il monastero dell’Incarnazione, luogo in cui Teresa, in giovane età, decide di lasciare la vita del mondo per darsi a Dio, nella speranza di un paradiso futuro. In quel luogo, oggi molto visitato, sono deposti il braccio e il cuore trasverberato della monaca. Di seguito, abbiamo avuto l’opportunità di entrare nel Convento fondato da Teresa: il Convento di San Giuseppe. Abbiamo avuto anche il piacere di conoscere più da vicino una figura molto luminosa del nostro Istituto: la Beata sr Eusebia Palomino. Nella giornata dedicata all’abbandono e alla confidenza, ci siamo recate a Cantalpino e Salamanca, luoghi in cui si è sprigionata la Grazia di Dio in una giovane donna che ha vissuto la sua vita solo per Amore. Nelle nostre escursioni abbiamo incontrato una figura molto in empatia con Teresa, insieme hanno camminato verso la santità: San Juan de la Cruz (San Giovanni della Croce), cappellano e confessore dei monasteri teresiani. Il Santo soleva congedare le monache ripetendo questa frase, che ci lasciamo come promemoria affinché possa accompagnarci nel nostro quotidiano: “A la tarde te examinaràn en el amor”.

 

Una Spagna, quella tra l’11 e il 22 agosto, che si è vista "invasa" da un gruppo di più di 50 juniores salesiane alla scoperta della patrona del proprio Istituto: Santa Teresa d'Ávila. Un'esperienza ricca, dinamica, profonda, fraterna, emozionante. Poche parole per riassumere quello che è stato per noi il periodo di juniorato intensivo trascorso ad Ávila (Spagna) alla scoperta della nostra Patrona. Alla scoperta davvero, perché davvero pochissimo sapevamo di questa grande santa che ha arricchito e infiammato i nostri cuori con il suo grande spirito di orazione e profondo vissuto di intimità con Dio. Ha stupito fin dall'inizio il fatto che S. Teresa si sia convertita dopo ben 20 anni di vita carmelitana... per la serie: "C'è speranza per tutte, allora!". I giorni sono stati scanditi da momenti di lectio, riflessione personale, visita ai luoghi, condivisioni in gruppo, momenti di fraternità... Ogni giorno ci ha guidato una parola chiave, che richiamava anche una delle 7 dimore del "Castello interiore" di Santa Teresa. Castello che in quei giorni abbiamo attraversato con lei. È stata anche occasione (come ogni anno) per ritrovarsi tra juniores di tutta Europa dopo il periodo di noviziato passato insieme; occasione per ritrovarsi "cresciute", per condividere mondi diversi che in realtà si assomigliano molto; per rimettersi in sesto e riportare tutto al Centro (a causa dei ritmi molto frenetici che accomunano un po’ tutte, il centro della nostra vita si perde un poco). Abbiamo anche avuto l'opportunità di andare a Cantalpino, visitare la casa dov'è nata la nostra Beata suor Eusebia Palomino, la Chiesa dove è stata battezzata e anche la comunità di Salamanca dove ha vissuto per qualche anno! Le FMA spagnole ci hanno accolte sempre in modo molto caloroso, anche commosse al vedere così tante suore giovani. Il senso di gratitudine è veramente grande e adesso possiamo affermare, in modo più consapevole che don Bosco, dandoci questa Patrona, ha voluto davvero mettere un fondamento saldo e profondo al monumento vivo all'Ausiliatrice, per far in modo di poterci riportare ogni volta alla radice di tutto: solo Dios basta!