Tale presenza così esplosiva dello Spirito fu certamente effetto dell’amore materno di Maria per l’Istituto, che è suo. Un affidamento che la Madre rinnova ogni giorno perché mossa da immensa gratitudine e da incrollabile fiducia nella Madonna. Incoraggia tutte le sorelle a vivere consapevolmente quest’atto di affidamento come aiuto ad attuare nel concreto del quotidiano, la spiritualità del Magnificat, che è esultanza in Dio, fiducia nel suo sapiente movimento di amore, collaborazione umile e generosa al suo piano di salvezza (cf L 652).

Lasciate che vi apra il mio cuore e vi esprima un timore: nell’Istituto c’è tanta buona volontà e lo sperimento felicemente ogni giorno; nell’Istituto c’è tanto lavoro pastorale fatto nello slancio del da mihi animas; ma non ci sarebbero forse maggiore santità e, di conseguenza, più fecondità apostolica, se facessimo diventare vita almeno una minima parte della ricchezza di magistero che l’Istituto stesso ci offre, unita all’abbondantissimo magistero del Papa e della Chiesa? (…) Questo timore, però, è anche pieno di speranza: sono infatti sicura che siamo tutte impegnate in quel cammino di conversione. Tale conversione interessa la singola persona, naturalmente, ma non può essere completa e duratura se i membri della comunità non si sostengono mutuamente (cf L 661).

Care sorelle, a questo punto è necessario un salto nella fede. “Tutto posso in Colui che mi conforta” (Fil 4,13) Facciamo nostra l’affermazione paolina e crediamo che il Padre Celeste e Maria Ausiliatrice non ci lasceranno mai mancare l’aiuto per costruire nelle nostre comunità la vera famiglia voluta da Dio e sognata dai nostri cari fondatori.

Madre Rosetta conclude le sue lettere invitandoci nuovamente a vivere quest’atto di affidamento dicendoci: “Mi pare che l’atto di affidamento a Maria sia il mezzo migliore per riprenderci nei santi impegni scaturiti dall’affidamento allo Spirito Santo: così, con lo Spirito Santo e con Maria, la Congregazione continuerà il suo cammino verso il continuo Avvento del Signore e si renderà capace di coglierne i segni e di rispondervi con ogni disponibilità anche nella fatica e nella croce” (L 662).

Per riflettere e pregare: Come vivo l’atto d’affidamento a Maria Ausiliatrice? La sento Madre, Maestra e Compagna di cammino verso la santità? I nostri incontri con Gesù e Maria ci spingono sollecita verso gli interessi del prossimo?

Esercizio spirituale: contemplando Maria ripercorro i miei sentimenti, pensieri le mie attività, le persone con cui condivido la giornata e con un atto di fiducia in Lei metto tutto nel suo cuore, perché sia Lei a custodirle nel suo cuore di Madre.

Preghiera: Maria Ausiliatrice, aiutami a non correre il rischio di vivere la giornata nell’attivismo; dammi un cuore con lo slancio del da mihi animas per sperimentare nel quotidiano l’estasi dell’azione. Amen.

Da http://animazionemariana.blogspot.com/