È stata una esperienza molto significativa e importante per la comunità, una occasione di apertura e di prossimità.

Diciamo “è stata”, perché proprio questa sera l’esperienza si è conclusa. Tutti i ragazzi sono stati trasferiti in un’altra struttura “La Cittadella”, non per nostro volere e nemmeno per volere della Caritas.

Questa sera ci siamo salutati con una cena a base di pizza che la nostra cuoca Anna ha cucinato con grande maestria.

Don Luca Palei, responsabile della Caritas, ha detto “Questa sera non ci diciamo addio, questa è una serata per dire Grazie! Noi continuiamo a portarvi nel cuore e confidiamo nel vostro continuo ricordo materno!”.

I ragazzi della Comunità del Porto e la Caritas, hanno donato un mazzo di rose all’Ispettrice sr. Carla e alla direttrice sr. Maria e a tutte le suore un piccolo dono con un messaggio molto bello “Il forestiero dimorante tra voi lo tratterete come colui che è nato fra voi, tu l’amerai come te stesso perché anche voi siete stati forestieri in terra d’Egitto, Io sono il Signore vostro Dio” (Lv 19,34).

Alcune espressioni dei ragazzi come “Io sono nato qui!” e “Questa è stata la mia prima casa”, lasciano nel cuore tristezza e tenerezza. No, certamente non è un addio, ma un grazie reciproco, abbiamo fatto un pezzo di strada insieme!