Durante la Santa Messa, sr Lucia ha rinnovato la sua promessa di fedeltà al Signore e al carisma salesiano, in profonda unione con don Bosco e Madre Mazzarello. La festa si è poi spostata in casa, dove più generazioni di fedelissimi hanno condiviso il pranzo delle feste, con tanto di torta fiorita. E come ogni festa che si rispetti, non sono mancati i regali. Solo per citarne alcuni: la lettera, incorniciata, in cui la comunità  ha ricordato a sr Lucia l'amorevole impegno con cui ha saputo entrare in sintonia con i singoli e con i gruppi, e l'affetto vero che ne ha ricevuto in cambio. Poi il regalo che in realtà la comunità ha fatto a se stessa: il Messale per la cappellina, con le preghiere quotidiane che ci impegniamo a presentare al Signore gli uni per gli altri. Non c'è augurio più bello che una comunità possa fare ad una suora, a tutte le suore: i nostri AUGURI sono la nostra promessa di essere, insieme a te, come te, sr Lucia, fedeli ai valori salesiani e alla Grazia del nostro Battesimo. Con questo spirito, ancora Auguri sr Lucia, e auguri a tutte le nostre Suore che, ricordando 50 o 25 o xx anni di professione, ricordano a tutti noi che il senso di tanta loro lunga fedeltà è nella nostra capacità di rimanere fedeli al Signore.

La lettera che i riesi hanno scritto a sr Lucia:

Cara SuorLu,

tu sai che quando in questa casa c’è una festa, noi pensiamo ad addobbare il salone, usando quello che la natura ci offre. Anche questa volta, come ormai è tradizione pensiamo a sistemarlo per festeggiare il tuo 50° di Professione, usando appunto quello che la natura ci offre. Mai avresti voluto che spendessimo soldi per te “guai”, ma con un occhio ed un attenzione diversa, questa volta quello che c’è all’interno di questa sala ha un significato ben preciso e te lo voglio spiegare.

Vedi tutte queste piante aromatiche che abbiamo raccolte, sono i profumi e gli aromi che ti hanno accolta quando sei venuta qui, sicuramente diversi da quelli della tua montagna, ma altrettanto gradevoli, rosmarino, salvia, mirto, finocchio selvatico, sono i profumi che ci accompagnano tutto l’anno e che creano un misto di sensazioni ed emozioni, che ti fanno pensare alla casa, casa che sappiamo che oramai consideri anche tua e che vorremmo che tu portassi sempre con te.

Poi abbiamo messo i frutti, quelli di stagione. Anche loro si trovano comunemente in natura, il fico d’india, gli agrumi, il melograno. Questi frutti sono un po’ come noi Elbani, e soprattutto noi donne Elbane, frutti con la scorza dura, difficile da scalfire, a volte pungente, a volte coriacea, ma quando poi riesci in qualche modo ad aprire quella scorza, trovi tante belle sorprese. Troverai l’agro succoso, come gli agrumi; il frutto pungente, come il fico d’india che ha al suo interno un frutto dolcissimo, o l’altrettanto pungente riccio di castagna che all’interno custodisce un frutto così buono; il melograno che dà un succo gustoso e dolce; l’uva da cui si ricava il vino che come ben si sa porta allegria.

Tanti frutti, tutti diversi con personalità e consistenze opposte, a volte un po’ protagonisti e a volte che sovrastano gli altri gusti, ma se usati con equilibrio ed armonia viene fuori una meravigliosa macedonia. Proprio come siamo noi, noi isolani, così diversi, un po’ scontrosi, sempre con la risposta pronta, abituati a tenere bene nascoste le nostre debolezze, ben protette da una spessa scorza, ma se qualcuno ci sa prendere, sa romperla  avrà il nostro cuore per sempre.

E tu cara SuorLu, proprio questo sei riuscita a fare in questi anni che sei qui con noi. Chi ti ha avvicinato non ha più potuto fare a meno del tuo sorriso, del tuo abbraccio, del tuo accento emiliano. Tu sei riuscita con molti di noi a trovare il modo di rompere quella scorza e fare uscire il meglio delle nostre personalità. Penso che nessuno in questa sala direbbe di no ad una tua richiesta.

Perché tu sei semplicemente la nostra SuorLu: la cuoca perfetta per fare una buona macedonia.