Una volta conosciuti meglio i bambini e le loro caratteristiche scegliamo di proporre un laboratorio pomeridiano incentrato sui diversi aspetti della parola "Cura".

Improvvisamente l'oratorio dell'Istituto Sacro Cuore di Rio Marina si riempie di tanti piccoli infermieri alla scoperta degli strumenti e delle ricette per avere cura delle relazioni e dei contesti in cui vivono. Ecco che compaiono sui loro tavoli tre scatole del pronto soccorso in ognuna delle quali sono nascoste tre ricette un po' originali: non vi sono prescritti medicinali bensì gli ingredienti per creare i vari strati della Torta della Cura.

Al primo gruppo viene affidato il compito di preparare la base della torta, ossia le risorse per avere cura di sé e degli altri; ingrediente principale è la partecipazione composta a sua volta da giochi, sorrisi e balli collettivi. Il secondo gruppo ha il compito di creare l'impasto,farcito dall'amicizia e arricchito da dosi precise di abbracci, di grazie, di scusa. I bambini restanti hanno avuto l'incarico di decorare la torta con una guarnizione di amarene e responsabilità.

Ciascuno ha voluto introdurre un ingrediente segreto per rendere la torta più gustosa e inimitabile. Solo per questa volta ne sveleremo qualcuno: 5 g di animatori,1000 kg di pazienza di Suor Bea, un pizzico della forza di Chicco (il bagnino) ,100 gr di perdono e 10 grammi di aiuto.

I nostri piccoli chef, prima di condividere la torta, hanno pensato attentamente alla sua composizione e hanno spiegato le loro scelte.

Se la ricetta vi ha fatto venire l'acquolina in bocca, perché non provarla?

Anna Graziella, Davide, Ilenia, Julieta, Marika