Roma, 28 novembre 2023 – In vista della COP 28 (Conferenza delle Parti) – il vertice mondiale sull’azione per il clima che si terrà dal 30 novembre al 12 dicembre 2023 a Dubai, negli Emirati Arabi, e alla quale parteciperà, dall’1 al 3 dicembre, Papa Francesco – la Superiora Generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Madre Chiara Cazzuola, con il suo Consiglio, si rivolge con una Lettera alle Comunità Educanti, proponendo l’adesione alla Petizione promossa dal “Movimento Laudato Si’”.
“Pensiamo che, come Comunità educanti salesiane, non possiamo rimanere indifferenti a questo evento che può, e deve rappresentare, un decisivo punto di svolta nelle politiche internazionali per far fronte alla grave crisi climatica in cui siamo coinvolti tutti. Insieme potremmo porre un segno concreto del nostro impegno di mettere in pratica la Deliberazione del Capitolo Generale XXIV”, affermano la Madre e le sorelle del Consiglio.
Queste le motivazioni della richiesta: “Il ‘Movimento Laudato Si’’ che opera a livello mondiale, riunendo una vasta gamma di organizzazioni cattoliche e non, in un cammino di conversione ecologica e di mobilitazione in risposta al ‘grido della terra e al grido dei poveri’, ha lanciato a livello globale una petizione rivolta al Sultano Presidente degli Emirati Arabi Uniti, affinché la COP28 non sia, come sottolineato da Papa Francesco nell’Esortazione apostolica Laudate Deum, l’ennesima conferenza in cui «le proposte volte a garantire una transizione rapida ed efficace verso forme di energia alternativa e meno inquinante» (Laudate Deum, n. 49) vengano disattese e non producano i risultati sperati.
Vi chiediamo, come persone attente e responsabili, di partecipare con la vostra firma alla petizione in oggetto.
Certe della vostra sensibilità riguardo alla tematica che interessa non solo il presente dell’umanità ma anche il futuro delle generazioni, vi ringraziamo e invochiamo su di voi e sulle vostre famiglie la benedizione di Dio, Creatore e Padre della Casa comune che ci è stata consegnata e che abitiamo”.
Fonte: Istituto FMA