Rimini, 12 giugno 2023 – da CORRIERE ROMAGNA – Una storia di passione educativa rivolta alla gioventù e mirata ai bambini dell’asilo e della elementare – Il racconto di Suor Carmen, la direttrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Le iniziative in programma – Il 27 luglio 1923, un piccolo drappello di suore salesiane, veniva inviato a Rimini ad aprire la Casa di Maria Ausiliatrice, costruita nelle adiacenze della Chiesa Nuova del lido.

Da allora sono passati cento anni. Cento anni di laboriosa passione educativa rivolta alla gioventù e mirata, in modo particolare, ai bambini dell’asilo infantile e della scuola elementare. Cento anni che suor Carmen Libera, attuale direttrice delle religiose, si appresta a ricordare e a celebrare insieme con tutta la comunità parrocchiale.

Tante le iniziative in calendario per la ricorrenza. Tra queste anche la pubblicazione del volume, scritto da Manlio Masini, Gli anni delle macerie. Le suore salesiane di Rimini dal 1943 al 1947, edito dalla Casa Editrice Panozzo.

L’opera, che sarà presentata dopo l’estate, trae spunto e linfa dalle notizie depositate nella Cronaca della Casa, preziosa e avvincente testimonianza di fede e di apostolato delle Figlie di Maria Ausiliatrice. La narrazione mette in luce un angoscioso spaccato di storia cittadina, cinque anni di patimenti e di sacrifici, accettati dalle suore salesiane con cristiana rassegnazione e con lo sguardo sempre attento, premuroso e disponibile verso i bisognosi e l’infanzia.

Alla direttrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice giriamo qualche domanda per meglio comprendere il significato di questo Centenario.

Suor Carmen, a chi si deve la presenza a Rimini delle suore salesiane?

«La nostra venuta, sollecitata da don Antonio Gavinelli – primo parroco della parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice – fu resa possibile grazie al contributo finanziario, utilizzato per la costruzione della Casa di viale Tripoli, elargito da Annetta Maccolini, generosa continuatrice delle opere caritatevoli del fratello don Ugo, che da tempo ambiva dare alle “fanciulle del popolo” un ambiente di cristiana educazione».

Un secolo di completa dedizione all’insegnamento?

«Sì. Molte sono state le iniziative messe in campo per accompagnare la crescita delle giovani: l’asilo infantile, la scuola elementare, il laboratorio, l’oratorio festivo, i catechismi parrocchiali, il pensionato estivo …Iniziative che, nello scorrere degli anni, hanno assunto fisionomie sempre nuove, per adattarsi alle esigenze dei tempi in perenne cambiamento».

Cento anni, quindi, di storia salesiana.

«Certo. Ma anche cento anni di storia riminese. Una storia che attraversa la povertà dei primi tempi, la tragedia della guerra, la distruzione della casa e la presenza fraterna e attiva del beato Alberto Marvelli nel progettare la sua ricostruzione… E poi la gioia di ricominciare e di riavere in casa tante giovani da educare alla fede cristiana».

Cosa si aspetta dalla celebrazione di questo anniversario?

«Che l’evento sia per tanti exallievi ed exallieve un’occasione per far memoria degli anni vissuti insieme e del bene ricevuto e susciti un sempre maggior coinvolgimento di persone che desiderano aiutarci a rendere la nostra scuola sempre più luogo di crescita e di sviluppo per tutti, in un clima di accoglienza, di letizia e di famiglia».

Il solito clima salesiano.

«Sì. La nostra è una Casa salesiana. Che accoglie, che guida al bene, che istruisce e che porta al Signore, in un clima sereno e gioioso, attraverso il gioco, l’istruzione, la catechesi, la preghiera e l’amicizia. E che dà valore all’impegno, alle potenzialità e ai talenti di ciascuno».

Una Casa al passo con i nuovi tempi?

«I tempi sono cambiati, le esigenze sono diverse, ma dove si accoglie e si ama si aprono vie nuove per arrivare al cuore dei nostri bambini e aiutarli a crescere come “buoni cristiani e onesti cittadini”. Ecco allora la scuola dell’infanzia con bilinguismo, la scuola primaria con LIM in ogni aula, il laboratorio di informatica e le coinvolgenti attività laboratoriali di potenziamento linguistico e musicale».

Pronti per iniziare un nuovo Centenario?

«Sì. Andiamo avanti, fiduciosi e speranzosi. Andiamo avanti ringraziando il Signore e Maria Ausiliatrice, che in questi 100 anni ci hanno guidato e protetto. E un grazie di cuore ai genitori che, affidandoci i loro figli, continuano ad avere fiducia nella nostra opera educativa e a sostenerci nel cammino».

Di Domitilla Tassili – Rimini