Sì, perché noi di Corso Sardegna abitiamo in una magnifica villa, antica proprietà del grande banchiere Giuseppe Cataldi. Una delle tante ville, alcune superstiti, altre abbattute, che costeggiavano il quartiere Marassi ai primi del Novecento.

Dopo un excursus storico proposto da guide di eccellenza all’interno del Salone Don Bosco, anticamente sala da ballo della Villa, abbiamo cominciato la nostra visita in alcuni ambienti, ammirando stanze, ammezzati, atri decorati con affreschi sontuosi perfettamente conservati. Mobili, candelabri e persino la statua di don Bosco che siamo abituate a vedere passando, ora affioravano da memorie lontane e in silenzio ci raccontavano storie vere, velate dal tempo ma ancora palpitanti di vita. In alcune di noi si facevano strada ricordi, presenze, voci, abitudini di anni passati ma straordinariamente vivi nella memoria del cuore.

In ogni ambiente era nascosto un foglietto sui cui era scritto l’invito a scoprire la peculiarità o la caratteristica principale dell’ambiente che avremmo visitato in seguito. Ed era tutta una gara a scoprire il foglietto, a indovinare oggetti, a scartare ricordi. Finché, nell’ultimo foglietto rinvenuto, era contenuta l’indicazione di un grande uovo di Pasqua che abbiamo aperto e gustato con gioia in salone don Bosco!

È stato un pomeriggio originale, vissuto in una fraternità semplice e spontanea, alla scoperta di un ambiente da noi chiamato “casa vecchia”, luogo che ci è familiare ma di cui non conoscevamo le origini e le diverse curiosità.

Non è da tutti abitare in una Villa così prestigiosa ed è ancora più sorprendente sceglierla come mèta di un’“uscita” culturale per tornare insieme a… rivisitare il quotidiano con stupore e riconoscenza!