Nel clima fresco di Berceto è stato bello condividere con le neoprofesse le attese e le aspettative verso la nuova esperienza e il nuovo anno che inizia; i timori e le preoccupazioni.

Con le juniores che iniziano il II-III-IV anno abbiamo invece riletto l’esperienza che ha fortemente segnato quest’anno a partire dalle domande proposte dalla Commissione:

  • Quali credi siano le fragilità/criticità che questo periodo di pandemia ha contribuito a far emergere?
  • Quali invece sono stati gli esiti e le riflessioni inattese di questo periodo, nei vari aspetti che caratterizzano la nostra identità religiosa, come indicano le nostre Costituzioni: vita personale e di preghiera, vita comunitaria e fraterna, vita pastorale e impegno educativo?

Con le juniores che iniziano il V e VI anno di vita religiosa abbiamo affrontato il tema dell’unità vocazionale: cosa significa in questo momento della mia vita? Quali le fatiche? Quali le intuizioni?

Le condivisioni sono state molto ricche e profonde. Ancora più ricchi ed intesi sono stati i momenti di fraternità creati dalla possibilità di stare insieme, di condividere la cura dei pasti e la cura della casa, di raggiungere il Passo della Cisa, di passeggiare per Berceto, di giocare, cantare, pregare e sostare nel Duomo millenario.

Un grazie grande, grande alla piccola comunità di Berceto, a sr Lina e sr. Bice, che ci hanno accolte con gioia e hanno allargato con coraggio i “paletti della loro tenda”. Un grazie a sr. Giacomina che non ci ha fatto mancare nulla. Un grazie a tutte e a ciascuna per essersi messe in gioco con tanta semplicità.

Alle quattro giornate ha partecipato anche l’Ispettrice sr. Carla che ha vissuto con il gruppo ogni momento di condivisione, la ringraziamo per la sua presenza che non è per nulla scontata in questo tempo complicato.