Questi i nostri desideri espressi nella programmazione d’inizio anno, poi il coronavirus ha semplificato i nostri calendari da cui sono stati cancellati tutti gli impegni e tutto si è fermato.

Il terzo incontro di formazione non si è potuto tenere in presenza, ma ormai tutte abilitate all’utilizzo di piattaforme multimediali ci siamo adattate e siamo riuscite a riservare un tempo all’incontro e alla riflessione incontrandoci rigorosamente online.

Sabato mattina, don Francesco Marcoccio, SDB Vicario Ispettoriale della Circoscrizione Italia Centrale, ci ha guidate in un percorso di riflessione che ha avuto come sfondo il brano del Vangelo Giovanni in cui Gesù Crocifisso consegna a sua Madre il discepolo amato e al discepolo amato la propria madre. Un momento della vita di Maria che ci aiutato a fare alcune riflessioni molto forti e significative: non c’è fede senza prova, non c’è fedeltà senza obbedienza, sotto la croce Maria diventa veramente la nostra Ausiliatrice, è alla fine (stando dentro alla prova) che si comprende qualche cosa del mistero di Dio.

L’invito a prendere Maria “fra le nostre cose” è risuonato in modo nuovo e autentico: Maria è affidata al discepolo che Gesù ama, che sta con lui nel momento della croce e il discepolo prende Maria fra le sue cose. Per avere Maria fra le nostre cose dobbiamo, con la nostra povertà, amare Gesù nel momento della prova. Come lei siamo chiamate a diventare madri e a diventare figlie. Maria che è la prima discepola di Gesù, che per prima ha fatto il cammino di Fede per configurarsi al Figlio, è nostra cara compagna di viaggio.

Una lectio divina molto ricca e fresca di cui ringraziamo don Francesco.

All’ascolto è seguito un piccolo pellegrinaggio.

Il 16 maggio 1887, esattamente 137 anni fa, don Bosco ha celebrato la Messa all’altare di Maria Ausiliatrice nella Chiesa del Sacro Cuore a Roma e ha pianto per tutto il tempo: in quel momento, alla fine della sua vita, don Bosco si è veramente reso conto che è stata Maria a fare tutto.

Don Francesco che era a Roma, complice la tecnologia, ci ha accompagnate davanti all’altare di Maria Ausiliatrice e insieme, in questa inaspettata e bellissima coincidenza, abbiamo pregato Maria Ausiliatrice per noi, per le nostre comunità, per il mondo.

Domenica pomeriggio ci siamo di nuovo collegate e abbiamo dedicato almeno due ore alla condivisione di ciò che maggiormente ci ha colpito e di ciò che ci ha aiutato a sentire Maria più vicina. In tutti e due gli incontri è stata presente l’Ispettrice sr. Carla.