Le FMA seguono l’ispirazione del fondatore ovvero la formazione e l’istruzione dei giovani secondo un profondo spirito evangelico di servizio e il Sistema Preventivo. A Correggio cinque suore salesiane animano l’Istituto comprensivo San Tomaso coadiuvate da personale esterno. Sono apprezzate per la grande disponibilità, il dinamismo, la progettualità che le contraddistingue.

Le Carmelitane Minori della Congregazione mariana delle Case della Carità. Le case della carità nacquero nel 942 per opera di don Mario Prandi, parroco di Fontanaluccia, per rispondere ad esigenze concrete che si erano presentate in parrocchia. Esse so o da intendersi come naturale completamento della parrocchia, anzi al centro della vita della parrocchia stessa, non come organismo puramente assistenziale. Nel tempo diverse giovani hanno risposto a questa particolare chiamata: servire come in famiglia i più deboli, ammalati e bisognosi alla mensa della Parola e della Eucarestia. Nella nostra Unità Pastorale a Fosdondo è presente una Casa della carità, gli ospiti sono circa una ventina, le suore tre, coadiuvate da volontari provenienti dalle diverse parrocchie. La vita che si conduce vuole essere anzitutto un segno, una testimonianza evangelica è di fatto palestra di carità, esperienza che di per sé parla e insegna.

Le Suore Mantellate Serve di Maria. Hanno la casa Madre a Treppio nel pistoiese, dove due giovani terziare iniziarono a occuparsi dei poveri, dei malati, dell’educazione delle fanciulle, fondando poi l’ordine nel 1861. Il loro servizio guarda a Maria come ancella del Signore e loro aiuto e sostegno. I più anziani fra i correggesi ricorderanno la loro presenza presso il nostro Ospedale San Sebastiano. Oggi svolgono anche attività in terra di missione. La scuola dell’infanzia Recordati di Correggio è affidata a queste suore da diversi decenni. Oggi ne sono presenti due, che si occupano soprattutto dei servizi di portineria, di accoglienza, di ascolto, di dialogo con tutte le persone in contatto con la scuola. Sono coadiuvate da personale esterno.

Le Monache Clarisse Cappuccine. Si tratta di un ordine claustrale, l’unico fra questi menzionati finora, che si sviluppa in seguito a complesse riforme avvenute all’interno della famiglia francescana. Le “suorine”, così le chiamano i correggesi, hanno mantenuto una presenza costante, pur tra alterne vicende, nel nostro Comune, in particolare si sono occupate dell’educazione e dell’istruzione delle fanciulle fino a qualche decennio fa, Il monastero di Santa Chiara e la chiesa omonima, contigua all’edificio, costituiscono la loro sede e sono punto di riferimento per le tante persone che vi confluiscono in cerca di conforto, consiglio, sostegno, raccoglimento. La loro vita claustrale non è “isolata dal mondo”, ma inserita “in una vocazione globale al servizio dei fratelli”. La giornata è scandita dal lavoro e dalla preghiera. Oggi il numero delle “suorine” è variabile, vi sono due italiane e un gruppo di sei-otto sorelle originarie dell’Eritrea.