Santiago, 30 marzo 2024 – La Madre Generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, sr Chiara Cazzuola, invia il messaggio di auguri di Pasqua alle FMA, alle Comunità Educanti e alla Famiglia Salesiana, da Santiago del Cile, dove si trovava in occasione del Seminario interambiti CICSAL.

“Ho deciso di inviarvi il mio messaggio di Pasqua da questa terra santa, dove sono arrivate le prime missionarie dall’Uruguay e dalla Patagonia.

Anche in questa realtà l’Istituto si è sviluppato in modo davvero meraviglioso, reso fecondo dall’offerta di madre Mazzarello che aveva confidato ad una giovane missionaria: «Mi sono offerta vittima al Signore», e che don Bosco aveva commentato: «La vittima era gradita a Dio e fu accettata».

Laura Vicuña, la nostra Laurita, questo bellissimo fiore che riempie del suo profumo la nostra casa grande come il mondo, è nata qui. Quest’anno celebriamo centoventi anni della sua Pasqua, del suo dies natalis.

Laura: una ragazzina capace di amare smisuratamente, fino a donare la sua vita per la salvezza della mamma, come Gesù che contempliamo alla luce del Mistero Pasquale, e come madre Mazzarello che ha fatto della sua esistenza un’offerta gradita a Dio.

La breve vita di Laura, ci immerge nell’energia pasquale dell’amore inarrendevole e fecondo, nello splendore della Sua Vittoria su ogni forma di male.

Sappiamo che l’incontro con le Figlie di Maria Ausiliatrice a Junín de los Andes, segna la sua crescita umana e il suo percorso spirituale in continua salita. La sua vita è stata un poema di purezza, di sacrificio, di amore filiale, come si legge sulla sua tomba.

Il dono supremo a cui Laura giunge, segna il culmine di un’esistenza coerente che si svolge in un continuo tendere all’amore. Dare la vita, come aveva fatto Gesù, è il più grande gesto d’amore che lei sente di dover fare per la sua cara mamma! Ecco perché mi sembra importante accostare la sua Pasqua alla Pasqua di Gesù con cui Laura si misurò sempre e con una fede certa.

Nella Veglia Pasquale leggeremo il Vangelo di Luca 16,1-7, in cui il racconto di ciò che succede il primo giorno della settimana, all’alba, ci coinvolge pienamente in questo sollecito andare delle donne al Sepolcro. Sembra che la loro unica preoccupazione sia quella di come poter rotolare la pietra dall’ingresso della tomba dove è stato sepolto Gesù. Ma la pietra è già stata rimossa, perciò entrano e al vedere un giovane in bianche vesti si spaventano. L’Angelo le rassicura: «Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto, non è qui. Egli vi precede in Galilea, là lo vedrete».

L’Angelo affida alle donne la missione di portare questa sorprendente notizia ai discepoli e, soprattutto, a Pietro per annunciargli ciò che lo può far rinascere, dopo il pesantissimo tradimento.

La Chiesa, Popolo di Dio di cui siamo parte viva, sa che il Signore Risorto la precede là dove essa è inviata ad annunciarlo. L’assicurazione: «Egli vi precede in Galilea» risuona come la promessa di una presenza che mai verrà meno, che è sempre con noi. Risuona come un invito ad incontrare il Signore nella quotidianità, nel tessuto delle relazioni, nella storia, nella profondità delle vicende umane, nei deserti dell’esistenza.

Sono queste le situazioni, i luoghi in cui il Risorto si lascia incontrare e vedere, dove Egli dà appuntamento a chi lo vuole seguire, a chi impara dalla Sua umanità risorta a rendere più umano se stesso e il mondo che lo circonda.

Laura ha vissuto in profondità questa esperienza. La sua giovane età non è stata un impedimento per offrirsi a Dio ed annunciarlo con una autentica testimonianza. Dal Signore Gesù, vivo nell’Eucarestia, ha attinto la forza per superare le paure, le violenze, la malattia. È stato l’incontro con il Risorto ad orientare il dono totale di sé in modo deciso, determinato. Dare la vita per la salvezza della mamma era per lei la dimostrazione più vera del suo amore per chi l’aveva data alla luce.

In questa Pasqua 2024, anche noi desideriamo vivere intensamente il nostro incontro con Gesù Risorto; un incontro di rinnovato amore, nella consapevolezza che Egli è il Signore della nostra vita e che non possiamo trattenere solo per noi la gioia di averlo incontrato. Come le donne del vangelo, vogliamo “correre” ad annunciarlo con entusiasmo, con fede, con la nostra stessa vita di “donne risorte”.

Questa esperienza trasformerà la paura in fiducia, la fuga in sequela fedele, il silenzio in gioioso annuncio, l’attesa in una nuova trasfigurazione.

L’amore è la vocazione comune a cui tutte siamo chiamate, e nella misura e profondità di questo amore sta la grandezza e il valore di un’esistenza, breve o lunga che sia.

Laura ha amato senza misura, a tal punto da dare consapevolmente la vita fino a raggiungere un sorprendente grado di santità. Ha amato senza aspettarsi niente in cambio, solo cercando il vero bene, perché qualcun altro (nel suo caso la mamma) avesse la vita in misura traboccante per l’eternità.

Carissime sorelle, ci auguriamo che in tutte possa risplendere la gioia della Resurrezione per essere quel piccolo punto luce che illumina il presente e qualsiasi luogo e situazione in cui ci troviamo. Solo la Luce del Risorto può aprire spiragli di speranza a tutta la famiglia umana che ne ha urgente ed estremo bisogno oggi.

Auguri per una santa Pasqua a ciascuna di voi, alle vostre famiglie, alle Comunità educanti, alla Famiglia salesiana, ai giovani che ci stanno tanto a cuore. Un augurio speciale al Rettor Maggiore dei Salesiani, il Cardinale Ángel Fernández Artime, che accompagniamo con la preghiera verso l’Ordinazione Episcopale che si terrà il 20 aprile prossimo.

Continuiamo ad invocare il dono della pace in tutto il mondo e sosteniamo con la nostra preghiera e offerta le comunità provate duramente dalla guerra, dalle violenze ed ingiustizie, dalla povertà.

A Maria, Madre del Risorto, affidiamo tutte le persone, specialmente i bambini, i giovani, le famiglie, che vivono in situazioni di disagio e che attendono un futuro migliore, più sereno.

Tutti possano godere la pienezza e la gioia della Pasqua. Auguri!

Santiago del Cile, 12 marzo 2024

Suor Chiara Cazzuola FMA, Superiora generale Istituto FMA

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Fonte: Istituto FMA