125 anni dell’Oratorio Maria Ausiliatrice di Monleone

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Monleone-Genova, 5 ottobre 2025 – Quest’anno, il 2025, rimarrà indelebile nei ricordi di chi ha amato e continua ad amare l’oratorio di Monleone. Sono infatti trascorsi 125 anni dalla sua fondazione, da quel lontano 23 ottobre 1900.

Siccome non si sta parlando solo della storia di un luogo ma della vita delle persone che qui sono passate e hanno vissuto, abbiamo ritenuto che un tale Giubileo andasse festeggiato degnamente; in quest’ottica sono state pensate varie iniziative: uno spettacolo teatrale portato in scena dai nostri animatori a marzo, la Prima Marcia di Don Bosco, corsa a piedi nel territorio del nostro Comune a giugno e, la più recente, la presentazione di un libro, dal titolo “Un cortile, un pallone e… i giovani (1900-2025). 125 anni di storia dell’Oratorio di Monleone, dalle FMA alla Famiglia salesiana”, presentato venerdì 19 settembre.

È stata una bella serata! Intanto per la gente: la popolazione di Monleone e non solo era presente numerosa in sala! Siamo certi che si sarà sentita destinataria ma anche e soprattutto protagonista di quanto raccontato nel libro.

E poi per la qualità degli interventi dei relatori: Suor Grazia Loparco, FMA, ha raccontato della genesi degli oratori soprattutto femminili nei primi anni dalla fondazione. Siamo stati veramente molto onorati ad avere in mezzo a noi una persona di così elevata caratura, ma di lei ci è piaciuta soprattutto la sua semplicità, l’aver pregato con noi nella cappellina dell’oratorio, l’incoraggiamento che ci ha dato nell’andare avanti in questa avventura.

Flavia Quenti ha riportato in vita sentimenti che forse erano appena assopiti, ma non morti. Attraverso le sue parole, chi in particolare 13 anni fa lottava in prima persona per la sopravvivenza dell’oratorio, ha rivissuto gli affanni, le paure, il senso di abbandono e di inadeguatezza, l’incertezza del domani… ma anche la passione e il coraggio che hanno spinto alcune persone normalissime ad affrontare una sfida inimmaginabile! Il fatto che, ad oggi, tale realtà a gestione laicale esista ancora e funzioni, rappresenta quasi un unicum, perché, come ha sottolineato Flavia, “l’abito fa il monaco, eccome!!”.

È stato importante che questo sia stato detto apertamente, a beneficio di tutti, e non per la volontà di “farsi belli” o “autoincensarsi”, ma solo per sottolineare come una scelta del genere da parte di cinque neofite – con l’appoggio del parroco di allora, Don Mario Moltedo – abbia messo solo un punto e virgola e non un punto fermo di stop alla storia salesiana di Monleone e alla conseguente trasmissione di un carisma, di un dono, che continua ad essere per tutti! A prescindere anche dalle critiche (non sempre costruttive, ma… transeat!).

Infine don Sergio Pellini, SdB, che, vivendo quotidianamente in una realtà grandissima e multirazziale, sa benissimo quali siano le sfide educative dell’oggi e del domani, in un contesto giovanile che cambia così rapidamente da stentare a stargli dietro… Di lui ci è piaciuto l’essere posato e consapevole nel ribadire come l’oratorio sia luogo che accoglie, evangelizza, fa crescere. I “must” di Don Bosco li ha resi assolutamente attuali e applicabili, primo fra tutti: “Non basta amare i giovani, ma essi devono capire di essere amati”. Soprattutto ha messo bene in chiaro che i salesiani non devono essere nostalgici, arroccati sul “come era”, ma guardare fiduciosi al futuro.

Fra le persone intervenute vi sono state autorità politiche locali e regionali, Rosanna Jebole Presidente regionale dell’Associazione Mornese, alcuni membri dei Centri locali e diverse suore, che siamo stati lietissimi di incontrare e che ringraziamo per aver accolto il nostro invito! 

All’evento a teatro ha fatto seguito un aperitivo in oratorio.

E in tutto questo non sono mancati i nostri animatori, i nostri giovani, che ci hanno aiutati nella preparazione in teatro e in oratorio. Che vanno spronati, ma poi ci sono sempre. Sono loro la parte più bella di tutta questa avventura, sono loro ciò per cui ci si batte, con cui si litiga e si fa pace, rispetto cui, noi “vecchi”, abbiamo punti di vista diversi, non necessariamente più giusti ma forse solo più… ponderati!

La prossima iniziativa legata al 125° sarà una mostra fotografica, allestita nel salone dell’oratorio, che verrà inaugurata proprio il 23 ottobre, nella stessa identica data in cui giunsero le prime tre suore nel secolo scorso, e che si protrarrà fino al 2 novembre. Il titolo è “Sotto lo stesso cielo. I giovani di ieri e di oggi all’Oratorio di Monleone in alcune delle foto più belle scattate in 125 anni di storia”.

Ecco. A proposito dello scorrere del tempo, un altro anno pastorale sta per iniziare e l’oratorio è stato riaperto sabato 4 ottobre.

Si va avanti, nella certezza che sempre nuovi bambini diventeranno oratoriani, altri giovani si affacceranno all’esperienza dell’animazione. Il bello è che le persone cambiano, ma i giovani comunque rimangono sempre gli interpreti principali, l’elemento vivo del cortile: uno spazio senza alcun confine tranne il cielo.



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