Visitandola abbiamo percepito l’importanza dell’educatore in quanto figura di aiuto e amico. Questa realtà è un messaggio contro i pregiudizi sociali, che mostra che anche le persone più fragili hanno una forza caratterizzante.

Incontrandoli abbiamo capito che anche noi possiamo superare le nostre difficoltà prendendo spunto da loro. Infatti non solo il rapporto educatore-ospite è una relazione in cui l’ospite viene aiutato, ma anche e soprattutto l’educatore impara relazionandosi con lui. Ci ha fatto capire che quindi si può e si riesce entrare in comunicazione con le persone disabili e questo ci ha fatto scoprire un mondo bellissimo, dove è presente una collaborazione ottimale.

Ci ha stupito inoltre come i ragazzi con disabilità guardino le cose in modo puro, senza il velo del pregiudizio. “Relazionarmi con loro mi fa capire che per me raggiungere la felicità è una cosa infinita perché non siamo mai soddisfatti, mentre per loro le cose essenziali sono le più piccole.” Dice una ragazza di 2A. È stata un’esperienza bellissima e ringraziamo davvero i ragazzi per averci fatto entrare nella loro realtà così vera da far commuovere.

I ragazzi di 1A e 2A del liceo delle scienze umane “San Tomaso”.

Da http://www.santomaso.org/in-visita-alla-coop-nazareno-liceo-delle-scienze-umane/