Questo progetto, avviato nel 2002 in occasione del 125mo della partenza delle prime missionarie verso l’Uruguay, proponeva un percorso di sensibilizzazione riguardo al fenomeno della mobilità umana, in vista della convivialità delle differenze come chiave di una nuova società. Non si proponeva, come finalità, di costruire una casa, uno spazio fisico per i migranti, anche se si potrebbe arrivare a un’azione del genere, ma piuttosto di considerare il nostro pianeta come la CASA per TUTTI, la CASA di TUTTI, dove tutti hanno un posto per vivere con dignità, nonostante la diversità dei popoli: diversità di cultura, di religione, di comprensione della vita, di interpretazione degli avvenimenti… Quando abbiamo rilanciato il progetto, ci siamo proposte di vedere il fenomeno migratorio nell’ottica di tre verbi, secondo il Magistero di Papa Francesco: USCIRE, INCONTRARE, ESSERE PROSSIME!

Ora, sorelle carissime, siamo ad agosto, il mese della nascita del nostro Istituto, della nascita di Don Bosco, della festa di Maria Assunta in Cielo, della memoria di tanti Santi e Sante, di tanti martiri, missionari e missionarie. Abbiamo sul nostro calendario una data importante e significativa: il 25 agosto, anniversario della morte della Beata Suor Maria Troncatti. Ma su questo ritorneremo… Vorrei lasciarvi un piccolo pensiero su Don Bosco e i giovani migranti. Don Bosco, sin dall’inizio della sua opera educativa, ha avuto un’attenzione mirata ai giovani migranti che per mancanza di opportunità non facevano altra fine se non quella delle carceri.

Nelle Memorie dell’Oratorio, lui stesso racconta: «Appena entrato nel Convitto di S. Francesco, subito mi trovai una schiera di giovanetti che mi seguivano pei viali, per le piazze e nella stessa sacristia della chiesa dell’Istituto. Ma non poteva prendermi diretta cura di loro per mancanza di locale. Un lepido incidente porse occasione di tentare l’attuazione del progetto in favore dei giovanetti vaganti per le vie della città specialmente quelli usciti dalle carceri».

Secondo Aldo Giraudo, l’espressione «giovanetti vaganti» riguarda i tempi di Don Bosco in cui c’è stata una crescente migrazione di giovani dalle campagne alla capitale, a causa dell’incremento demografico e della crisi agricola. «Abbandonati a se stessi, aggregati in gruppi, spinti dal bisogno e dalla fame, facilmente erano preda dei vizi. Arrestati dalla polizia cittadina, venivano rinchiusi nel carcere delle Torri in attesa di giudizio» (cf. Giovanni Bosco, Memorie dell’Oratorio. LAS – Roma, 2011 p. 127).

Lascio per la vostra riflessione e anche per un momento di dialogo nella comunità, queste domande: “Se Don Bosco fosse oggi un sacerdote–educatore del nostro tempo, vivo e operante in questa nostra società, quale sarebbe il suo atteggiamento di fronte al numero sempre crescente di giovani migranti, di minori non accompagnati che arrivano dappertutto e dovunque?”. Inoltre, “quale parola di incoraggiamento Don Bosco avrebbe detto a una comunità FMA che cerca di dare una risposta al fenomeno dei minori migranti?”.

Proviamo a dircela, proviamo a scriverla… con la vita, e così renderemo viva più che mai la presenza di Don Bosco tra i più piccoli e bisognosi.

Beata Suor Maria Troncatti. Una FMA che ha saputo dare la vita per i più emarginati del suo tempo. Il prossimo 25 agosto, l’Ispettoria “Sacro Cuore” dell’Ecuador farà l’inaugurazione ufficiale della celebrazione del 50° anniversario della morte di Suor Maria Troncatti (1969-2019), una grande missionaria tra gli Shuar, nella selva amazzonica. Noi, come Ambito, celebreremo questo giubileo in comunione con le FMA dell’Ecuador e, insieme a loro, faremo una proposta di animazione missionaria a tutto l’Istituto, a partire del gennaio 2019.

Vi invitiamo a pregare la Beata Suor Maria Troncatti per le neo-missionarie dell’anno 2018-2019, che già sono arrivate a Roma e ora si dedicano all’apprendimento della lingua italiana. Siano missionarie di gioia e di speranza, ma soprattutto di tanta passione per Cristo e per i giovani; missionarie della radicalità evangelica, che si danno totalmente, che si consumano per il Regno e per il Vangelo, come Suor Maria Troncatti.

Carissime sorelle, il prossimo 25 agosto vi incoraggio a vivere un momento speciale in comunità, guardando insieme il video sotto indicato, cogliendo gli aspetti della santità di Suor Maria Troncatti che ancora oggi sono modello e fonte di ispirazione per ogni FMA, chiamata a essere missionaria di speranza e di gioia.

In italiano: https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=eoIKfYJS08w

In Don Bosco e Madre Mazzarello, un abbraccio fraterno e l’incontro quotidiano nella preghiera,

Alaide Deretti – Consigliera per le Missioni