Torino, 3-5 ottobre 2022 – “Se ho fatto qualcosa di buono, lo debbo a don Cafasso”. ACCOMPAGNARE I GIOVANI NELLE SCELTE DI VITA – Dal 3 al 5 ottobre, a Valdocco-Torino, si svolgerà il Seminario sull’accompagnamento spirituale a servizio del discernimento vocazionale.

Potremmo essere ad un convegno su S. Giuseppe Cafasso, o sullo sviluppo iniziale dell’opera salesiana, o sulla formazione del clero a Torino nell’Ottocento. Siamo invece a un seminario di Animazione Vocazionale, organizzato dall’Ufficio nazionale vocazioni dei salesiani d’Italia, in stretta collaborazione con il centro nazionale salesiano di Madrid, l’Ispettoria di Lisbona e quella del Medio Oriente.

Un seminario in primo luogo: luogo di ascolto, confronto, studio e dialogo. Non un evento isolato: i seminari come questo hanno cadenzato il cammino delle ispettorie italiane negli anni scorsi.

L’ultimo seminario, nel febbraio 2016 a Roma, ha generato il testo della trilogia sull’AV: buona stoffa, completando il percorso di approfondimento sull’AV ispettoriale, locale e – appunto – sull’accompagnamento personale. Un mandato degli Ispettori Italiani – Presidenza CISI che nel 2009 chiese di studiare in modo approfondito questi cammini. La presentazione capillare di buona stoffa nelle singole ispettorie ha intenzionalmente supplito la convocazione del seminario che ordinariamente aveva luogo secondo una scansione temporale consolidata. Terminata la trilogia di testi, con il consenso degli Ispettori italiani, l’Ufficio ha scelto di procedere con una serie di affondi non tanto tematici, ma piuttosto per fasce d’età, così da approfondire come accompagnare i ragazzi e i giovani, e come sostenere la loro maturazione e le loro scelte nelle diverse fasi di vita.

Siamo qui: per studiare come accompagnare i giovani dai 19 anni in su nella loro scelta sullo stato di vita. Il prossimo seminario, a Dio piacendo, sarà su una fascia d’età inferiore. Il frutto del seminario non saranno degli atti, ma una pubblicazione che raccolga il lavoro di riflessione comune di questi giorni e una sua rielaborazione. Questo per continuare a produrre una piccola letteratura nostrana, semplice, frutto dell’esperienza di tanti. Anche vostra.

Abbiamo messo mano la prima volta a queste giornate nel febbraio 2018: gli impedimenti legati alla pandemia hanno poi intralciato, rimandato, modificato un po’ di cose, Tuttavia il prolungarsi dei tempi ha favorito non solo l’allargamento degli inviti a sdb, fma e laici delle 2 ispettorie della Spagna, del Portogallo e del MOR, ma un reale allargamento del tavolo.

È stata edificante l’umiltà dei confratelli che sono entrati nella programmazione di giornate già abbozzate, ed è stato molto arricchente aggiungere elementi e ascoltare sensibilità e prospettive nuove. Non tanto quindi una ospitalità aperta, ma una feconda collaborazione reciproca. Quali saranno gli orari e i relatori? Lo abbiamo già sentito. Quale il percorso che vorremmo compiere? Poiché desideriamo porre la nostra attenzione sui giovani (18-30 anni) chiamati a diventare adulti rispondendo alla propria vocazione, partiremo dalla nostra esperienza personale: in quanto adulti, rifletteremo e indicheremo come siamo stati accompagnati, soprattutto nel momento in cui abbiamo capito/percepito di essere diventati “adulti”. Inoltre vedremo come noi oggi accompagniamo i giovani.

Nella prima relazione, questo pomeriggio vedremo le radici antropologiche di ogni scelta vocazionale: la vita per gli altri, strutturalmente inserita nel nostro DNA di creature che sono chiamate ogni giorno a scegliere per chi essere.

Domattina in un primo momento accosteremo la dinamica della scelta del diventare adulto, a partire dall’arte del discernimento come metodo e atteggiamento di ascolto profondo del desiderio. Successivamente focalizzeremo l’attenzione sul rapporto di accompagnamento fecondo e originario - per noi paradigmatico - tra don Cafasso e don Bosco: una relazione vocazionalmente generativa per il discernimento, il sacrificio e la missionarietà. 3 parole chiave delle nostre giornate: li definiremo i tratti dell’identità adulta. La fecondità generativa vissuta da don Bosco verrà poi osservata nella tradizione viva del nostro carisma: 3 testimoni di casa nostra illumineranno con la loro vita i tre cardini dell’adultità: don Quadrio il discernimento, Bartolomè Blanco il sacrificio, don Cimatti la missionarietà. Vedremo le relazioni dinamiche che li hanno accompagnati verso la maturità vocazionale, ciascuno con la propria peculiarità, e – per quanto possibile, la generatività che questo ha provocato a cascata verso altri. Poiché questo stile non si improvvisa e non si inizia ad apprendere da oggi, ascolteremo due percorsi di formazione all’accompagnamento dei giovani che sono in atto in casa nostra. Infatti, lo stile salesiano di accompagnamento dei giovani con il tempo è stato approfondito nei suoi aspetti e dinamiche, mettendo in luce la necessità di formazione degli accompagnatori in uno stile anche salesiano.

Dopo aver condiviso qual è la nostra immagine di accompagnamento, nell’ultima mattinata saremo aiutati a fare un riepilogo carismatico. Come sintesi delle giornate, verranno tracciate alcune linee salesiane di cammino per i tempi di oggi, piste di riflessione per orientare la prassi di accompagnamento. Perché si possa atterrare nella concretezza, avremo infine un tempo per confrontarci come ispettorie, perché le riflessioni diventino scelte di cammino.

Tutto questo avviene a Valdocco: la presenza in questi mesi della Sede Centrale favorirà la presenza dei Consiglieri Generali e dello stesso successore di don Bosco, oltre che la visita e la preghiera dove il nostro padre è vissuto con i suoi primi figli.

Ci auguriamo di fare questo percorso con l’atteggiamento che un tempo era suggerito all’ingresso del primo cortile: Valdocco terra di Don Bosco. Non entrare distratto. Guardala come il campo che è stato seminato, come la casa dove è vissuto tuo padre. Ascolta.

Per la nostra Ispettoria partecipa sr. Anna Maria Spina Consigliea PG.

Da https://donboscoitalia.it/seminario-vocazionale2022/#toggle-id-3