Articoli periodici per fare “il punto” su alcuni eventi realizzati o i passaggi di alcuni cammini avviati. Un appuntamento utile (speriamo) per tenere il passo e non perdere i pezzi dei processi in atto. Cominciamo con la Comunicazione Ispettoriale.
Il 18 febbraio 2023, dalle ore 9 alle 12:30, in presenza nell’Aula Magna Giovanni Paolo II della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” di Roma, e in diretta streaming – si terrà il secondo incontro del progetto di formazione ecologica “Custodi del Giardino”, organizzato dal Circolo Laudato Si’ della Facoltà e dalla rivista e Associazione di promozione sociale “Terra e Missione”.
Il termine post-umano segna la linea di confine tra ciò che è umano e ciò che umano, per natura, non è. Nel regno del post-umano alla biologia si sovrappone la tecnologia. Già oggi la persona umana ospita microchip, bypass, protesi, congegni, impianti. Stiamo entrando in un mondo umanoide, dove le persone diventano sempre più artificiali e i robot assumono sempre più spesso sembianze umane.
È necessario ritrovare e ravvivare la speranza perché il cambiamento è possibile. Tante volte nella storia l’umanità si è trovata sopraffatta da situazioni drammatiche ma il bene, attraverso le persone, trova strade spesso imprevedibili per aprire sentieri anche in terre estremamente aride.
Caro amico, gentile amica, come il numero della rivista, anche questa Newsletter è praticamente monotematica, sulla GMG, essendo essa un evento culturale, sociale e pastorale davvero significativa, che questa volta arriva anche con un senso di "liberazione", dopo gli ahimé troppo noti eventi vissuti e sofferti. È tempo dunque di preparazione: vari mesi di avvicinamento, quasi un itinerario nello spirito di Maria, come sollecita il Papa.
CHE FARE DI FRONTE AL CAMBIAMENTO? Finisce qui il nostro percorso sul cambiamento. Abbiamo fatto tre passi insieme: nel primo abbiamo visto che noi siamo cambiamento anche se facciamo fatica a cambiare; nel secondo abbiamo visto come questo ci obbliga a vivere l’ascolto come dimensione necessaria e fondativa; nel terzo che tutto questo porta alle soglie della decisione e dello stile progettuale. Alla provo rispondere alle domande sorte.
Ora affrontiamo il passo fondativo del cambiamento vissuto come azione personale vera, perché decidere di cambiare è difficile, proprio perché la parte complessa è proprio la decisione. Eppure è la parte fondamentale. Ogni ascolto vero, infatti, richiede una decisione. Dai semplici feedback che diamo nell’ascolto attivo, alla decisione che prendiamo sulle nostre idee, sulle nostre azioni dopo aver ascoltato un altro punto di vista.
Ascoltare è più che sentire. Quando ascolti l’attenzione è maggiore. Se qualcuno ci dice “Ascolta”, il più delle volte è perché vuole un cambiamento, vuole che qualcosa venga fatto da noi. Passiamo dal linguaggio informativo (vengo a sapere delle cose) al linguaggio performativo (mi viene chiesto di fare qualche cosa). Ci viene richiesto di fermarci.
Da un’esperienza nasce una nuova serie di articoli quanto mai importante: il cambiamento e la formazione, perché noi siamo e facciamo cambiamento. “Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare” (W. Churcill). Trovo la frase di Churcill illuminante, per trovare un equilibrio tra la necessità del cambiamento e l’evitare la moda del cambiamento fine a se stesso.