Approfon…DIRE, novembre 2024 – A cura di Mara Borsi fma – "Più volte ho ripetuto che il cammino sinodale richiede una conversione spirituale, perché senza un cambiamento interiore non si raggiungono risultati duraturi. Il mio desiderio, infatti, è che, dopo questo Sinodo, la sinodalità rimanga come modo di agire permanente nella Chiesa, a tutti i livelli, entrando nel cuore di tutti, pastori e fedeli, fino a diventare uno 'stile ecclesiale' condiviso". (Papa Francesco, 13 giugno 2024)
Le sfide che oggi ci interpellano sono senz’altro come annunciare il Vangelo alle persone e come realizzare il dialogo tra la Chiesa e il mondo, tra la comunità dei credenti e la realtà secolare. Più che mai, in questo tempo, siamo consapevoli che la novità del Vangelo deve essere al centro dell'impegno della Chiesa e della sua vita.
"Una Chiesa sinodale, diceva il Papa, è una Chiesa dell'ascolto nella quale il popolo santo di Dio, i vescovi, i pastori e il Vescovo di Roma si ascoltano gli uni gli altri e in questo ascolto riconoscono e intercettano la voce dello Spirito”.
Spiegare la sinodalità significa aiutare a comprendere che la Chiesa vive di un ascolto dello Spirito e, avendo riconosciuto la voce dello Spirito nell'oggi, interpreta la realtà del Vangelo per qui e ora e interpreta questo tempo alla luce del Vangelo, sceglie le strade per camminare verso il regno di Dio, rimanendo fedele alla sua origine e al suo Signore".
Questo cammino determina le condizioni di vita della Chiesa, determina le relazioni all'interno di essa. La sinodalità è un modo di essere Chiesa, è una forma della Chiesa, è un riposizionarsi della Chiesa nella realtà del mondo senza erigere steccati e barriere. In realtà è ricomprendersi come popolo di Dio che cammina insieme verso la pienezza della comunione con Dio.
La Chiesa è la totalità dei battezzati.
È chiaro che questo cammino non avviene come se si trattasse di una massa informe che si mette in una direzione perché spinta da qualche motivazione che potrebbe essere determinata addirittura dall'opinione pubblica o da poteri forti o occulti. È una comunità organicamente strutturata, ci dice il Concilio.
"Un grande prete, don Arturo Paoli, diceva camminando si apre il cammino riprendendo una poesia di Antonio Machado – caminante, no hay camino se hace camino al andar – "O tu che cammini, guarda che non c'è la strada, la strada si fa camminando...".
Il primo esito del Sinodo sulla sinodalità è proprio questa mentalità sinodale, il fatto cioè che siamo chiamati a camminare insieme. Questo significa una realizzazione della Chiesa in uscita. Questo potrebbe essere il primo vero risultato: un cambio di mentalità.
“In realtà quali decisioni può prendere un Sinodo? Forse nessuna. Tolgo il forse. Il risultato primo e fondamentale che può manifestare un Sinodo, neanche prefiggersi – perché non decide il Sinodo quali sono i suoi risultati – è un consenso che lo Spirito vuole realizzare" (don Dario Vitali, teologo, consultore del Sinodo dei vescovi).