La Spezia, 15 novembre 2024 – 146° anniversario della prima spedizione missionaria FMA – Nel progetto per l’animazione della Giornata Missionaria Salesiana è stato scelto di inserire una buonanotte online per raccontare cosa è stata l’esperienza di Gubrye per il gruppo che ha partecipato. A questa buonanotte, realizzata il 14 novembre, era presente l’Ispettrice sr Elide e gli otto giovani che sono andati a Gubrye nel mese di agosto con sr Anna Maria Spina. Questi giovani si sono preparati all’esperienza missionaria attraverso il percorso MissioLab.

Per loro, raccontare l’esperienza vissuta, è stato come restituire qualcosa rispetto alle preghiere con cui li abbiamo accompagnati ed è stato anche un modo per ringraziare i tanti benefattori hanno permesso di portare un sostanzioso contributo sia economico che materiale alla Missione.

Prima di tutto i giovani si sono presentati:

Sofia, 24 anni, di Roma. Non conosceva particolarmente il mondo salesiano. Il suo sogno missionario: vivere la fede mettendosi al servizio degli altri.

Edoardo, 20 anni, di Roma. È cresciuto nell’oratorio salesiano Pio XI di Roma, nel quale è tutt’ora animatore. Il suo sogno missionario: vivere un‘esperienza forte di fede in cui potersi donare totalmente al servizio del prossimo.

Rachele, 24 anni, di Pisa. Non ha mai avuto nessun contatto con il mondo salesiano prima del Missiolab. Il suo sogno missionario: dedicarsi e mettersi al servizio di chi vive nella povertà conoscendo anche culture e realtà differenti.

Thomas, 18 anni, di Vallecrosia. È cresciuto nell’ambiente salesiano di Vallecrosia ed è tutt’oggi animatore. Il suo sogno missionario: è nato frequentando il Missiolab.

Fabiana, 23 anni. È torinese ma vive a Pisa per studio. È cresciuta nell’ambiente salesiano di Torino. Il suo sogno missionario: un desiderio radicato nell’infanzia, quello di conoscere il mondo facendo del bene.

Giulia, 25 anni, di Frascati. Frequenta l’Istituto “Villa Sora” dei salesiani a Frascati. Il suo sogno missionario: vivere un’esperienza di amore e di fede nell’incontro con l’altro.

Mattia, 24 anni, di Latina. Ha conosciuto il mondo salesiano crescendo nell’Oratorio di Latina. Il suo sogno missionario: desiderio di vivere un’esperienza forte di servizio e gratuità.

Carlotta, 20 anni, di Vallecrosia. È animatrice salesiana e frequenta l’oratorio da quando è piccola. Il suo sogno missionario: il desiderio di andare in Africa nasce con l‘apertura di un centro di accoglienza nella sua città in cui, con il nonno, andava a giocare con i bambini.

Sr Anna Maria, 46 anni, di Firenze, FMA da 22 anni. Il suo sogno missionario: la necessità contingente più che il desiderio vero della missione è diventata per lei un‘occasione di grazia.

Alla presentazione dei volontari è seguita una breve presentazione della missione in cui sono stati: attraverso fotografie e descrizioni i giovani hanno mostrato i luoghi e le varie attività presenti (panetteria, ristorante, laboratorio di taglio, laboratorio di pelletteria, pressa delle bottiglie, biblioteca, salone e cortile dell’oratorio, rubinetti per l’acqua potabile, Gojo-bet (tre strutture circolari, che nella forma ricordano le costruzioni tipiche dell’Etiopia: tre sale per la musica e altre attività dell’Oratorio), casa delle suore e la piccola comunità FMA con la presenza di sr Rosaria e sr Antonietta.

Nel tempo in cui i giovani sono stati ospiti a Gubrye hanno cercato di rendersi utili come era necessario, inserendosi in diversi servizi. In modo particolare dando una mano nella panetteria, nel laboratorio di pelletteria, nel ridipingere i container-magazzino, nel risistemare la pompa dell’acqua (bruciata proprio nella prima settimana di permanenza), nell’animazione dell’oratorio, nella distribuzione di vestiti e oggetti di cancelleria ricevuti da tanti benefattori in Italia (hanno potuto vestire più di 500 bambini).

Le giornate sono trascorse fra servizio, gioco, condivisione della vita quotidiana, incontro con la comunità FMA e con la gente, preghiera vissuta insieme, escursioni per conoscere il territorio e tanti momenti di festa.

Ecco come rispondono alla domanda: “Cosa rimane ora, in voi, dell’esperienza vissuta?”

Sofia: una definizione nuova di “dedizione” che veniva incarnata da sr Rosaria, ma anche dalle persone locali.

Edoardo: la consapevolezza che l‘amore del Signore si manifesta davvero ovunque nel mondo e che la vera ricchezza sta nelle piccole cose, nei sorrisi dei bambini e ragazzi di Gubrye che ci hanno donato una gioia immensa. Inoltre, rimane impressa la testimonianza di fede e dedizione al servizio di sr Rosaria e sr Antonietta.

Rachele: la consapevolezza che anche se ci sembra impossibile riuscire a cambiare realmente le cose o dare un vero aiuto a chi ha bisogno, anche un piccolo gesto può essere fonte di vita e gioia per chi lo riceve. A volte basta un sorriso, un abbraccio, il proprio tempo. E veniamo ripagati con dei sorrisi che nutrono l’anima.

Thomas: la consapevolezza che, facendo del bene, grazie alla provvidenza, tutto si sistema. E di questo sr Rosaria e sr Antonietta ne sono vere testimoni.

Fabiana: la consapevolezza che non possa esserci giustizia climatica senza equità sociale. Il global warming è una sfida mondiale che non deve essere l’ennesima scusa per lasciare indietro gli ultimi.

Giulia: la gratitudine per aver sperimentato come l’amore del Signore si manifesti nei gesti più semplici e per aver ricevuto, da parte delle suore, testimonianza quotidiana dell’adesione profonda ad un progetto più grande.

Mattia: sono tornato dalla missione ricco di una forte esperienza di incontro e fede.

Carlotta: la felicità dei bambini nell’avere accanto qualcuno che si prendesse cura di loro. La consapevolezza che, seppur non avendo grandi cosa si può migliorare la giornata e la vita del prossimo.

Sr Anna Maria: la convinzione che il carisma salesiano sa incarnarsi davvero ovunque e che l’educazione è il motore della vita sociale, della dignità della persona e della pace.

Ecco, la buonanotte online è stata proprio voluta per condividere la ricchezza ricevuta. In questo modo i giovani e sr Anna Maria hanno voluto esprimere il loro personale grazie per essersi sentiti accompagnati nella preghiera e per aver visto coinvolte le comunità educanti e i ragazzi delle nostre case nelle raccolte varie a favore di Gubrye e della loro esperienza.

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