La Spezia, 24 febbraio 2023 – Nella programmazione ispettoriale 2022-23 sotto la voce AREA DELLA COMUNICAZIONE troviamo questa azione: “Valorizzare i momenti informali di trasmissione del carisma per crescere insieme nello spirito di famiglia e assorbire il carisma nella quotidianità”.

Come annunciato il mese scorso, la commissione formazione ispettoriale si fa carico di questa azione condividendo, il 24 di ogni mese, una riflessione semplice, che nasce dall’esperienza, su alcuni momenti caratteristici del nostro carisma e della nostra azione educativa.

Il secondo appuntamento è riservato alla BUONANOTTE.

“Nella mia vita di Figlia di Maria Ausiliatrice ho sempre vissuto con attesa il momento della buonanotte perché è un tempo in cui si vive l’essere famiglia.

È bello ritrovarsi insieme, come comunità, fermarsi dopo tutto lo stress del fare e correre della giornata e ascoltarsi, condividere il vissuto; un vissuto caratterizzato, a volte, da alcuni episodi umoristici che portano allegria e fanno sorridere, nonostante la stanchezza.

Con il passare del tempo e soprattutto con l’impegno di dare la buonanotte alla comunità, ho scoperto e sperimentato quanto sia importante rileggere, insieme, comunitariamente, gli eventi vissuti nella giornata e, proprio in essi, cogliere la presenza e l’azione di Dio e da essi trarre indicazioni per continuare il cammino quotidiano comunitario.

È facile e, a volte, è una tentazione, pensare che basti un buon pensiero come buonanotte ma, quanto diceva Don Bosco: “il sermoncino della sera è la chiave maestra della casa” (MB XVII, 190), mi aiuta a porre grande attenzione a questo momento comunitario.

Cerco di prepararlo con la preghiera e la meditazione del mattino perché sia la Parola ad orientare il mio pensiero e le mie parole. Sovente alla buonanotte richiamo la Parola di Dio del giorno o del giorno seguente perché, credo, sia l’unica realtà che ci può aiutare a tornare a ciò che è essenziale, a fare unità e a dare o ridare pace al nostro cuore.

Allo stesso tempo, è bello come famiglia, dare tanto spazio alla condivisione, non rinunciare alla condivisione di notizie e di cammini ispettoriali, di Istituto e di Chiesa.

Mi piace pensare alla buonanotte ancora prima che “un mezzo di persuasione al bene” (MBXI,222), come una grande condivisione di bene. Il bene condiviso non solo si moltiplica ma trasforma il nostro sguardo e fa crescere le nostre fragili realtà.

Ho e abbiamo una grande responsabilità come Istituto e come Famiglia Salesiana: custodire e mantenere vivo questo momento prezioso, espressione caratteristica della nostra tradizione.”

Sr Fiorella Mioda