La Spezia, 29 settembre 2022 – La comunità di La Spezia ha celebrato IL TEMPO DEL CREATO attraverso un tempo di preghiera comunitaria. Ecco i testi che abbiamo pregato insieme:

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INTRODUZIONE: Siamo radunate per celebrare il Creato, dono di Dio all’uomo e alla donna di tutti i tempi. In questa celebrazione desideriamo aprire il nostro sguardo per imparare a contemplare ogni forma di vita, a metterci in ascolto del grido della Terra e dei poveri e a contemplare le meraviglie che la presenza di Dio compie in ogni realtà. Ci accompagneranno nella nostra preghiera la Parola di Dio, l’Enciclica di Papa Francesco “Laudato si” e l’esperienza di Maria Mazzarello.

Canto: LODERÒ IL MIO SIGNORE

Guida: Pur essendo l'uomo cosa piccola gli è stata affidata la terra, una meraviglia di cui spesso abusiamo invece di meravigliarci di essa e di curarla. 

Insieme esprimiamo la lode a Dio per quanto ci dona.

Sal 8, 4-5

GUARDARE (ammirare il cielo) – Laudato sì 12 – San Francesco, fedele alla Scrittura, ci propone di riconoscere la natura come uno splendido libro nel quale Dio ci parla e ci trasmette qualcosa della sua bellezza e della sua bontà: «Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si contempla il loro autore» (Sap 13,5) e «la sua eterna potenza e divinità vengono contemplate e comprese dalla creazione del mondo attraverso le opere da lui compiute» (Rm 1,20). Per questo chiedeva che nel convento si lasciasse sempre una parte dell’orto non coltivata, perché vi crescessero le erbe selvatiche, in modo che quanti le avrebbero ammirate potessero elevare il pensiero a Dio, autore di tanta bellezza. Il mondo è qualcosa di più che un problema da risolvere, è un mistero gaudioso che contempliamo nella letizia e nella lode

Testo biblico: Genesi, 15,1-6 Conta le stelle del cielo. (Abramo): Dopo tali fatti, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande». 2Rispose Abram: «Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Elièzer di Damasco». 3Soggiunse Abram: «Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede». 4Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non sarà costui il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede». 5Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle»; e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». 6Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.

Main donna che guarda al cielo – Che cosa faceva Dio … “Alla cascina della Valponasca s’era spento anche l’ultimo vociare dei garzoni che da poco avevano deposto i loro attrezzi. Giuseppe Mazzarello sedeva all’uscio di casa. Era un contadino di cui difficilmente si sarebbe indovinata l’età. Sul volto scavato dalle rughe e annerito dal sole si leggeva quella pacatezza serena, volitiva e austera che caratterizzava, un tempo, l’uomo dei campi. Ad un tratto sbucò dalla cascina Maria: una bambinetta che avrà avuto poco più di cinque anni. Guardando suo padre, si lasciò scivolare sull’erba accanto a lui. “Me lo dici — chiese — che cosa faceva Dio prima di creare il mondo?”Il contadino, quasi rimbalzando la domanda a quella parte di sé ch’era più in familiarità con il catechismo imparato in chiesa e sulle ginocchia di suo padre, rispose: “Che cosa faceva?”.

Una pausa e poi: “Beh, contemplava se stesso, amava se stesso, era felice in se stesso”.

Quando, molto più tardi, confidò quel lontano ricordo dell’infanzia alla sua più intima amica Petronilla, aggiunse: “Quella risposta di mio padre non me la sono più dimenticata. Naturalmente capii poco allora, ma non so perché mi stimolò sempre a interessarmi a Dio.”

Pausa di Silenzio

Canto: ECCOMI

ASCOLTARE (bosco/giardino) – Laudato si 49 – Oggi non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri. Su molte questioni concrete la Chiesa non ha motivo di proporre una parola definitiva e capisce che deve ascoltare e promuovere il dibattito onesto fra gli scienziati, rispettando le diversità di opinione. Basta però guardare la realtà con sincerità per vedere che c’è un grande deterioramento della nostra casa comune.

Testo biblico: 1Samuele 3, 1-21: In realtà Samuele fino ad allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. 8Il Signore tornò a chiamare: «Samuele!» per la terza volta; questi si alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane. 9Eli disse a Samuele: «Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: «Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta»». Samuele andò a dormire al suo posto. 10Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: «Samuele, Samuele!». Samuele rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta». 

Main donna dell’ascolto: La certezza d’essere amata e accompagnata da Lui suscita in lei il desiderio di amare, di donarsi a sua volta … a Mornese toccò il tifo che mietè parecchie vittime. Nella famiglia di uno zio di Maria ne furono colpiti tutti, sicché dovettero ricorrere ad altri per assistenza e pregarono don Pestarino, il padre dei mornesini, ad aiutarli. …

Chiese dunque Maria ai genitori, per quest’opera di carità. I genitori si rifiutarono: il padre addusse il bisogno di lei per i lavori del campo, la madre per l’aiuto in casa e, perché no, per tema del contagio. La mamma non cela mai le tenerezze del cuore. Maria infermiera Don Pestarino insiste. Sa di ottenere tutto da quella buona gente abituata a posporre gli interessi propri a quelli di Dio, e alla fine si sente rispondere dal buon Giuseppe: «Mandare la Maria là dentro, no, mai: tutt’al più, se essa vuol andare, io non mi oppongo». Ciò bastava al pio sacerdote; e subito ne parlò con Maria che, pur essendo divenuta avida di ubbidire e di rinunciarsi, questa volta rimase esitante. … Timidamente, dunque, e sinceramente, rispose: «Se lei lo vuole, io ci vado, benché sia certa di prendermi il male».

Pausa di Silenzio

Canto: DOLCE SENTIRE

CONTEMPLARE (gli altri esseri viventi). Contemplare le meraviglie che ci sono state donate. Mentre possiamo fare un uso responsabile delle cose, siamo chiamati a riconoscere che gli altri esseri viventi hanno un valore proprio di fronte a Dio e «con la loro semplice esistenza lo benedicono e gli rendono gloria», perché il Signore gioisce nelle sue opere (cfr Sal 104,31).

Proprio per la sua dignità unica e per essere dotato di intelligenza, l’essere umano è chiamato a rispettare il creato con le sue leggi interne, poiché «il Signore ha fondato la terra con sapienza» 

Quando ci si rende conto del riflesso di Dio in tutto ciò che esiste, il cuore sperimenta il desiderio di adorare il Signore per tutte le sue creature e insieme ad esse, come appare nel bellissimo cantico di san Francesco d’Assisi: “Altissimo, onnipotente, buon Signore, tue sono le lodi, la gloria e l'onore e ogni benedizione. A te solo, Altissimo, si confanno e nessun uomo è degno di ricordarti. Laudato sii, mio Signore, con tutte le tue creature...  

Main donna della contemplazione: Main trascorre tutta l’adolescenza in questa cascina isolata alla Valponasca, forgiata dall’esperienza di una vita semplice e sobria in piena campagna, in mezzo a vigneti e campi dove ella aiuta suo padre. Durante questi dieci anni sviluppa così il senso dell’interiorità in un silenzio che si fa apertura di cuore e ascolto dell’essenziale. … Assai presto Main scopre all’ultimo piano della cascina una piccola finestra la cui veduta abbraccia tutta la valle con la sagoma di Mornese e della sua Chiesa. Ogni sera, si ferma lassù per unirsi con il cuore e lo spirito alle preghiere della Parrocchia. “La c’è Gesù” dice ai fratelli e sorelle, “non potendovi andare in persona, andiamoci col pensiero”.

INTERCESSIONI (Dal messaggio di Papa Francesco). In questo Tempo del Creato, abbiamo pregato “nella grande cattedrale del creato, godendo del «grandioso coro cosmico» innumerevoli creature che cantano le lodi a Dio. Uniamoci a San Francesco d’Assisi nel cantare: “Sii lodato, mio Signore, con tutte le tue creature” (cfr Cantico di frate sole). Uniamoci al Salmista nel cantare: «Ogni vivente dia lode al Signore!» (Sal 150,6)” e presentiamo al Signore le nostre invocazioni:

Ripetiamo ASCOLTACI SIGNORE!

Sorella madre terra grida... In balia dei nostri eccessi consumistici, essa geme e ci implora di fermare i nostri abusi e la sua distruzione. Rendici Signore attenti al suo grido e capaci di scelte sostenibili, preghiamo. Ascoltaci Signore!

Le diverse creature … i poveri soffrono sfruttati da interessi economici che sfruttano risorse e territorio. Ispira Signore i governanti e le imprese a rispettare le leggi e la natura, senza ricercare interessi di parte, preghiamo. Ascoltaci Signore!

I nostri figli gridano … gli adolescenti chiedono ansiosi a noi adulti di fare tutto il possibile per prevenire o almeno limitare il collasso degli ecosistemi del nostro pianeta. Rafforza Signore il legame tra le generazioni per prenderci cura della Terra attraverso la cura delle relazioni, preghiamo. Ascoltaci Signore!

Raggiungere l’obiettivo di Parigi di limitare l’aumento della temperatura a 1,5°C è alquanto impegnativo… ridurre a zero le emissioni nette di gas serra è urgentemente possibile. Aiutaci Signore a “convertire” i modelli di consumo e di produzione, nonché gli stili di vita, in una direzione più rispettosa nei confronti del creato e dello sviluppo umano integrale di tutti i popoli presenti e futuri, preghiamo. Ascoltaci Signore!

La biodiversità che Dio ci ha donato va salvata e protetta. Aiutaci a promuovere la solidarietà globale per soddisfare i bisogni delle persone in modo sostenibile, a mettere al centro le persone in situazioni di vulnerabilità, comprese quelle più colpite dalla perdita di biodiversità, come le popolazioni indigene, gli anziani e i giovani, preghiamo. Ascoltaci Signore!

PREGHIERA PER LA NOSTRA TERRA (A CORI ALTERNI)

Dio onnipotente, che sei presente in tutto l’universo e nella più piccola delle tue creature, Tu che circondi con la tua tenerezza tutto quanto esiste, riversa in noi la forza del tuo amore affinché ci prendiamo cura della vita e della bellezza. Inondaci di pace, perché viviamo come fratelli e sorelle senza nuocere a nessuno.

O Dio dei poveri, aiutaci a riscattare gli abbandonati e i dimenticati di questa terra che tanto valgono ai tuoi occhi. Risana la nostra vita, affinché proteggiamo il mondo e non lo deprediamo, affinché seminiamo bellezza e non inquinamento e distruzione.

Tocca i cuori di quanti cercano solo vantaggi a spese dei poveri e della terra. Insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa, a contemplare con stupore, a riconoscere che siamo profondamente uniti con tutte le creature nel nostro cammino verso la tua luce infinita.

Insieme: Grazie perché sei con noi tutti i giorni. Sostienici, per favore, nella nostra lotta per la giustizia, l’amore e la pace.

Canto finale: LA MIA ANIMA CANTA