Entrambi durante questa esperienza hanno incontrato una decina di volontari provenienti da altri progetti e di enti promotori diversi dal VIDES (SC della Regione Toscana, Scout, SCU dei Salesiani, giovani della parrocchia).

L’Estate ragazzi si è conclusa giorno 24 luglio 2020. Abbiamo rivolto, ai due volontari, alcune domande per sapere come hanno vissuto l’esperienza.

Com’è stato per te l’inserimento ad Estate Ragazzi già avviata?

Aurora: “L’inserimento e stato abbastanza facile, ovviamente i primi due giorni sono stati i più faticosi perché comunque dovevo imparare a conoscere i bambini, ma per il resto tutto bene anche nel rapporto con gli altri animatori”

Gianmarco: “Per me l’inserimento nell’Estate Ragazzi già avviata non è stato un problema, sono stati tutti molto disponibili e cordiali, a partire da Don Stefano e Suor Carmen fino a tutti gli operatori e animatori”

Cosa ti è stato affidato?

Aurora: “Dovevo aiutare un operatore a gestire un gruppo di bambini, ma i compiti potevano cambiare a seconda dell’esigenza del momento”

Gianmarco: “Mi sono stati affidati più gruppi: una squadra dei ragazzi delle medie del Centro Estivo e il gruppo del Cantiere (una Cooperativa per minori, dove i ragazzi sono seguiti da una assistente sociale per le attività di doposcuola)”

Come hai vissuto quest’esperienza segnata dall’epidemia Covid-19?

Aurora: “Sinceramente l’ho vissuta in maniera abbastanza normale, a parte le mascherine che sono fastidiose da tenere sul volto ed è faticoso farle indossare ai bambini”

Gianmarco: “Le misure e le precauzioni erano molte, ma dopo un po’ ho fatto l’abitudine a tutte le regole e attenzioni richieste”

L’aneddoto più divertente che ricordi?

Aurora: “Ogni giorno le bambine del gruppo di cui mi occupavo si divertivano a farmi le acconciature ai capelli, non dico che dolore e quanti nodi avevo quando me li spazzolavo a casa!”

Gianmarco: “Ogni mattina, durante i giochi, vedere gli operatori di ogni squadra più motivati dei ragazzi nel lottare per la vittoria!”

Come eravate organizzati?

Aurora: “Eravamo organizzati secondo le giornate. Ad esempio il lunedì c’erano i giochi per tutta la mattina, il martedì noi del CIOFS FP eravamo in sede, il mercoledì partecipavamo alla gita, il giovedì dovevamo aiutare i bambini nello svolgimento dei compiti a cui seguiva il gioco, mentre il venerdì arrivava sempre un ospite esterno (ad esempio la Polizia Municipale), che faceva fare delle attività ai bambini e poi prima di pranzo li aiutavamo per un’oretta nei compiti”

Gianmarco: “Alla mattina facevamo il triage ad ogni bambino prima di entrare in oratorio, ognuno poi prendeva il proprio Hula-Hoop (per mantenere le distanze) e si andava a posizionare sotto il gazebo della propria squadra. Ogni squadra aveva infatti un gazebo dove si poteva interfacciare con due operatori. Ai bambini, dopo i balli iniziali, venivano proposte esperienze differenti: giochi, svolgimento dei compiti, uscite fuori dall’oratorio, esperienze di formazione in oratorio con la collaborazione di Polizia Municipale, della Misericordia e altri”

Come è stato lavorare con volontari appartenenti ad altri progetti?

Aurora e Gianmarco: “È stato bello collaborare e condividere la stessa avventura”

Ti è piaciuto vivere questa esperienza? La rifaresti?

Aurora: “Si mi è piaciuto molto e lo rifarei”

Gianmarco: “Assolutamente sì. Se le condizioni della prossima estate me lo permetteranno spero di poterla rifare”

Cosa ti ha insegnato quest’esperienza?

Aurora: “Sicuramente mi ha insegnato a mettermi in gioco in maniera diversa dal solito soprattutto perché è una cosa che non avevo mai fatto e non mi era nemmeno mai capitato di dovermi occupare di bambini così piccoli (6/7 anni). Infatti il primo giorno del centro estivo mi sembrava di non potercela fare a gestire dei bambini di quell’età, invece è stato più facile del previsto, anche dal punto di vista relazionale”

Gianmarco: “Questa avventura mi ha insegnato la pazienza e il lavoro di squadra”

Una delle volontarie del gruppo aggiunge: “Quest'Estate Ragazzi 2020 nel complesso è stata un'esperienza costruttiva e formativa, nonostante le non poche difficoltà derivate delle nuove normative da rispettare a causa dell’emergenza Covid-19. Le nuove regole hanno messo a dura prova non solo noi educatori me soprattutto i bambini che si sono ritrovati ad affrontare situazioni poco facili da gestire. È stata necessaria una maggiore responsabilizzazione de parte di tutti per riuscire a garantire una convivenza fattibile all'interno della struttura. È stato interessante l'utilizzo dell'Hula-Hoop sia come metodo di distanziamento fisico che come strumento di gioco, alleggerendo di fatto il carico emotivo derivato dai limiti imposti, come ad esempio le mascherina obbligatoria. È stata un'esperienza unica nel suo genere, che ci ha fatto crescere e maturare come persone. È stato bello nonostante tutto lavorare per la prima volta a contatto con i bambini in un centro estivo: poter istruire, educare e soprattutto farli divertire attraverso giochi e attività diverse. L'ambiente lavorativo è stato molto accogliente e piacevole, c'è stata molta intesa tre noi volontari e questo ha reso le cose molto più semplici”

Ringraziamo tutti per la voglia di mettersi in gioco e l’energia con il quale hanno intrapreso questo percorso.

Giada De Carlo

Vedi anche https://www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/SalesianiDonBoscoLivorno