Ecco un semplice percorso per aiutare il bambino a scoprire che nella Bibbia è raccontata la storia della relazione tra Dio e l’uomo e che ne fa parte anche lui.

Poniamo la Bibbia aperta in un luogo visibile della casa spiegando al piccolo perché questo libro così speciale si trova lì, e perché è aperto (Dio vuole parlarci).

L’edizione da utilizzare durante la catechesi familiare sarà la Bibbia dei piccoli con racconti semplici affinché i piccoli, in autonomia, possano sfogliarne le pagine e raccontarne il contenuto, interpretando le immagini grazie alle narrazioni fatte in precedenza dai genitori. Scopriamo come fra le storie della Bibbia vi siano racconti che appartengono al nostro vissuto quotidiano: vi è raccontato l’amore dei genitori per i figli e dei figli per i genitori, vi sono racconti di amicizie profonde fra gli uomini e con Dio, viene esaltata la bellezza della natura, ma vi sono anche racconti in cui i rapporti si fanno più tesi, le relazioni si incrinano, la natura si ribella all’uomo e diventa nemica. Accanto alla scoperta del libro della Bibbia, proponiamo in famiglia la possibilità di fare memoria del cammino di vita familiare. Il cammino cristiano non è fatto di un solo momento, al contrario Dio cammina con noi ogni giorno, la nostra relazione con lui si costruisce giorno dopo giorno, così come la relazione tra i diversi componenti della famiglia. Il cammino cristiano non è e mai potrà essere un cammino solitario. La famiglia può allora fare un parallelo tra la storia del popolo d’Israele e quella personale, entrambe caratterizzate da momenti gioiosi e momenti di difficoltà, segnate dall’intreccio di tante storie personali. Papa Francesco ci esorta: «la memoria ci avvicina a Dio». Il fare memoria consente di imparare a essere grati: grati di ciò che di buono e bello ci è accaduto, grati per il conforto nei momenti difficili, grati per la presenza di Dio nelle nostre vite. Suggeriamo di realizzare un album di famiglia, un diario in cui segnare gli avvenimenti importanti della famiglia

Il diario familiare: con l’attenzione a segnare compleanni, onomastici, battesimi, ma anche l’inizio della scuola, di un lavoro nuovo, del catechismo, la scoperta di un nuovo amico; accanto ai momenti di gioia ci saranno forse anche quei ricordi più difficili: un momento di tristezza, una difficoltà, un errore commesso, un litigio. Il fare memoria ci aiuta sì ad essere grati ma anche ad essere consapevoli: le nostre scelte, le nostre azioni hanno delle conseguenze. Imparare a cercare l’amore nella vita quotidiana è un’arte a cui ci si deve allenare fin da piccoli. Questo insegnamento diventa essenziale sia per riuscire ad orientare la vita a Dio anche nei momenti più bui e più difficili, sia per guardare a Lui con occhi pieni di gratitudine.