In questo tempo di permanenza a Medellín ho potuto incontrare, in un raduno online, anche le Collaboratrici dell’Ambito che si trovano a Roma. In modalità virtuale, ho realizzato pure l’accompagnamento alle Neo-Missionarie: incontri di gruppo e colloquio. Il bello è che ho potuto continuare a raggiungere Voi, ogni mese, tramite il messaggio del giorno 14. Ne sono proprio contenta!

D’altra parte, vediamo che il Covid-19 stende le sue radici in tutte le parti del mondo e, in tante Nazioni già duramente colpite, dicono che ancora non è arrivato il picco dei contagi. Viviamo questi avvenimenti con lo sguardo puntato a ciò che il Signore ci vuole dire, in modo da poter essere veramente generative di vita e di speranza nel cuore della contemporaneità.

Pensando al tempo che stiamo vivendo e al mese di giugno, dedicato al Sacro Cuore di Gesù, vorrei proporvi la Lettera n. 68 che Madre Mazzarello scrisse da Nizza Monferrato, il 10 aprile 1881, alle suore della casa di Carmen de Patagones (Argentina). Dalla data potete vedere che è una delle ultime lettere di Madre Mazzarello alle missionarie. È molto breve! È la risposta a una lettera ricevuta e contiene un breve scambio di notizie, insieme a consigli e raccomandazioni essenziali.

Se riprendiamo l’epistolario di Madre Mazzarello, ci accorgeremo che sovente lei esprime le sue raccomandazioni facendo riferimento alla parola “cuore”. Possiamo dire che Madre Mazzarello parla con il cuore e al cuore delle figlie, soprattutto di quelle che, in senso geografico, si trovano distanti, lontane, cioè le missionarie!

Inoltre, le lettere di Madre Mazzarello ci lasciano intravedere quanto grande e concreta è la sua devozione al “Cuore di Gesù”. Condivido con voi alcune delle sue espressioni indirizzate alle missionarie. Altre le potrete sottolineare voi stesse quando riprenderete le sue lettere.

“[…] quando desiderate di venire a farmi una visita, non andate più a Mornese, ma qui a Nizza. Povere figlie! Siamo troppo lontane per fare questo! È meglio che andiamo nel Cuore di Gesù e là possiamo dirci tutto. Io vi assicuro che tutte le mattine vi parlo in questo adorabile Cuore”. (L 27).

“Quanto volentieri verrei a farvi una visita! sebbene siamo lontane tuttavia possiamo ogni giorno trovarci vicino nel Cuore di Gesù e là dentro pregare l’una per l’altra […]”. (L 42)

“[…] pregate sempre per me, entrate sovente nel cuore di Gesù, vi entrerò anch’io e così potremo trovarci sovente vicino a dirci tante cose. […] Vi lascio nel cuore di Gesù e lo prego che vi benedica e vi faccia tutte sue e vi tenga sempre unite e allegre”. (L 17)

“Confidate in Gesù, mettete tutti i vostri fastidi nel suo Cuore, lasciate far Lui, egli aggiusterà tutto. State sempre allegra, sempre di buon animo”. (L 25)

“Sta’ poi sempre allegra e quando hai dei fastidi, mettili tutti nel cuore di Gesù”. (L 47)

“Coraggio, quando sei stanca ed afflitta va’ a deporre i tuoi affanni nel Cuor di Gesù e là troverai sollievo e conforto”. (L 65)

“Ti lascio nel cuore di Gesù”. (L 41)

Mi pare che questo nostro tempo sia veramente un tempo favorevole non solo per entrare nel Cuore di Gesù, ma per restarvi dentro, dicendogli tutto ciò che l’umanità afflitta sta vivendo a causa della pandemia, soffrendo per la crisi economica, per la mancanza di lavoro, di salute, di pace… bisognosa di ritrovare la serenità, di sanare le proprie ferite, di lasciarsi incontrare dalla Misericordia di Dio.

Anche Madre Mazzarello, all’inizio della Lettera 68, rivela il suo disagio personale riguardo alla salute: “Ho ricevuto con piacere le vostre notizie, tardai a rispondere sperando di ristabilirmi bene dalla fatta malattia e potervi scrivere di mia mano, come voi desiderate, ma vedendo che continuerò ad essere debole per molto tempo ancora, vi scrivo per mano altrui, e voi vi contenterete, n’è vero?”.

Subito dopo parla ancora di salute e di malattia. Si riferisce alla situazione di suor Caterina Fina, anch’essa malata. Madre Mazzarello ricorda che è necessario rassegnarsi alla volontà di Dio, soffrire con pazienza e rassegnazione. Le sue parole indicano uno spiraglio di speranza: “Io credo che guarirà presto, siete troppo poche per lasciarne andare una in Paradiso; e poi non ha ancora lavorato abbastanza, quindi bisogna che guarisca, si faccia gran santa e guadagni delle anime al Signore”.

Verso la fine, Madre Mazzarello chiede alle sorelle di Carmen de Patagones di pregare “in modo speciale per le ammalate fra le quali v’è la M.[adre] Economa, suor Catt.[erina] Massa e suor Tersilla”. Raccomanda a tutte l’umiltà e la carità: “[…] se praticherete queste virtù il Signore benedirà voi e le vostre opere sì che potrete fare un gran bene”. E conclude dicendo: “[…] vi lascio nel Sacratissimo Cuore di Gesù, nel quale vi sarò sempre vostra affezionatissima Madre”.

Carissime sorelle, vorrei inviare con l’occasione un saluto particolare alle sorelle che, in questo speciale 2020, vivono a Carmen de Patagones. Voi sapete che quest’anno l’Istituto ricorda il 140esimo dell’arrivo delle FMA in questa città, cioè il 140esimo dell’ingresso delle FMA nella Patagonia, terra sognata e amata da Don Bosco. Immagino che, a causa della pandemia, le sorelle che lì si trovano abbiano dovuto celebrare l’anniversario di un modo molto diverso da come l’avevano pianificato. L’importante è che con la loro vita e missione continuino a lodare Dio per la presenza e la fecondità del carisma salesiano nella Patagonia. Vi assicuro la mia vicinanza e preghiera e vi auguro di vivere - con la stessa intensità delle prime missionarie - il dono della vostra vocazione e consacrazione.

A tutte voi, carissime sorelle, ringrazio per il bene vissuto e per quanto fate e farete ancora in favore delle vocazioni missionarie. BUONA FESTA DEL SACRO CUORE DI GESÙ! Il prossimo 19 giugno ci incontreremo lì, nel Suo Cuore, e lì ci diremo tante cose! Lì impareremo afare ciò che Lui ci dirà nella realtà in cui ci incontriamo.

Un abbraccio grande e in comunione fraterna nella preghiera reciproca.

Consigliera per le Missioni sr. Alaide Deretti