Pisa, 15 settembre 2025 – L’Ispettoria “Madonna del Cenacolo” annuncia con gioa la professione perpetua di sr Lucia Marchionni!

Condividiamo le letture scelte per la celebrazione perchè possiamo prepararci e vivere con sr Lucia questo significativo evento:
Liturgia della Parola
Prima Lettura – Dal libro del profeta Ezechiele 34, 11-16
“Così dice il Signore Dio: «Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. Le farò uscire dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d’Israele, nelle valli e in tutti i luoghi abitati della regione. Le condurrò in ottime pasture e il loro pascolo sarà sui monti alti d’Israele; là si adageranno su fertili pascoli e pasceranno in abbondanza sui monti d’Israele. Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia.»
Salmo Responsoriale dal Salmo 23
R. Il Signor è il mio pastore, nulla mi manca, nulla mi manca
È il Signore che mi accompagna in verdi prati, mi conduce verso acque dissetanti, è il ristoro della vita, è mia guida nel cammino, per amor del suo nome, per amor del suo nome.
Oh Signore anche se andassi in valli oscure, non potrei temere alcun male, perché sempre sei vicino, mi conforti nella prova, mio Signor e mio Pastor, mio Signor e mio Pastor.
Oh Signore una mensa hai preparato, sotto gli occhi dei miei nemici, mi cospargi di olio sacro, Il mio calice è ricolmo, mio Signor e mio Pastor, mio Signor e mio Pastor.
Oh Signore la tua grazia mi accompagna, Perché sempre tu mi sei vicino, abiterò nella tua casa, tutti i giorni della vita, in eterno Signor In eterno Signor.
Seconda Lettura – Dalla seconda lettera di S. Paolo apostolo ai Corinzi 2,14-15.17; 3,1-3; 4, 5-6
Fratelli, siano rese grazie a Dio, il quale sempre ci fa partecipare al suo trionfo in Cristo e diffonde ovunque per mezzo nostro il profumo della sua conoscenza! Noi siamo infatti dinanzi a Dio il profumo di Cristo per quelli che si salvano e per quelli che si perdono. Noi non siamo infatti come quei molti che fanno mercato della parola di Dio, ma con sincerità e come mossi da Dio, sotto il suo sguardo, noi parliamo in Cristo. Cominciamo di nuovo a raccomandare noi stessi? O abbiamo forse bisogno, come alcuni, di lettere di raccomandazione per voi o da parte vostra? La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini. È noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma su tavole di cuori umani. Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù. E Dio, che disse: “Rifulga la luce dalle tenebre”, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo.
Canto al Vangelo
Alleluia. Io sono il buon pastore, dice il Signore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.
Vangelo – Dal Vangelo secondo Giovanni 15, 1-17
In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio.»


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