Santa Maria Mazzarello e la cura del cuore

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Roma, 12 maggio 2025 – Il 13 maggio 2025 l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, con tutta la Famiglia Salesiana, celebra la Solennità liturgica di Santa Maria Domenica Mazzarello (1837 – 1881), Confondatrice dell’Istituto, che con la sua vita propone insegnamenti spirituali semplici e preziosi.

Utilizzando una metafora tipica della tradizione spirituale, ma sempre attuale, Madre Mazzarello paragona il cuore a un giardino di cui prendersi cura quotidianamente.

In una lettera a suor Marianna Lorenzale, allora ventenne, scrive: «al giardino devi paragonare il tuo cuore. Se lo coltiviamo bene farà dei bei frutti, e se non lo invigiliamo e coltiviamo un po’ tutti i giorni diviene pieno di erbacce, neh che è così? Dunque coraggio e tutti i giorni bisogna che guardiamo se c’è qualche cosa che impedisce, qualche sentimento, e se si trova, si manda a seccare». (L. 50, 2)

L’ultima Enciclica del compianto Papa Francesco, Dilexit nos, propone un profondo itinerario alla scoperta “dell’amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo”. Se si pensa che sono solo quattro le Encicliche del suo Pontificato e che questa è stata pubblicata il 24 ottobre 2024, pochi mesi prima della sua morte, si comprende ancora più chiaramente quanto il Papa stesso afferma al n. 217: “Ciò che questo documento esprime ci permette di scoprire che quanto è scritto nelle Encicliche sociali Laudato si’ e Fratelli tutti non è estraneo al nostro incontro con l’amore di Gesù Cristo, perché, abbeverandoci a questo amore, diventiamo capaci di tessere legami fraterni, di riconoscere la dignità di ogni essere umano e di prenderci cura insieme della nostra casa comune”.

Curare il proprio cuore, renderlo conforme a quello di Cristo, con una cura paziente, quotidiana, è la via per trasformare il mondo: “Dalla ferita del costato di Cristo continua a sgorgare quel fiume che non si esaurisce mai, che non passa, che si offre sempre di nuovo a chi vuole amare. Solo il suo amore renderà possibile una nuova umanità”. (DN 219)

Nella Spiritualità Salesiana, molti sono i riferimenti al Cuore di Cristo come sorgente di quell’amore che solo può salvare i giovani e l’umanità intera perché “quando siamo tentati di navigare in superficie, di vivere di corsa senza sapere alla fine perché, di diventare consumisti insaziabili e schiavi degli ingranaggi di un mercato a cui non interessa il senso della nostra esistenza, abbiamo bisogno di recuperare l’importanza del cuore” (DN 2).

Nelle Lettere di Santa Maria Domenica Mazzarello, la parola cuore, in diverse accezioni, ricorre 114 volte. Ben 17 si riferiscono al Cuore di Cristo. Nella sua saggezza, maturata alla scuola dell’Eucaristia e della vita, ella pensa che tutto ha origine e passa per il cuore. Già da ragazza, sotto la guida esperta di Don Domenico Pestarino, Maìn aveva imparato a custodire e a rendere il proprio cuore dimora ospitale dello Spirito Santo, così da portare l’amore stesso di Cristo ovunque.

La comunità di Mornese si è plasmata sul modello del cuore di Cristo, grazie a quella che Madre Mazzarello considera la sua principale responsabilità: «Se io darò sempre buon esempio alle mie sorelle, le cose andran sempre bene, se io amerò Gesù con tutto il cuore saprò anche farlo amare dalle altre» (L 11, 2) perché «le cose insegnate coll’esempio restano più al cuore molto impresse e fanno assai più del bene, e poi colle parole». (L 17, 1)

Madre Mazzarello conosce bene l’animo umano e sa che ogni conflitto trova la sua radice più profonda nel cuore di ciascuno, in quella tendenza al male che solo la paziente quotidiana apertura alla Grazia e realizzazione del Battesimo possono vincere. Infatti, «Gesù deve essere tutta la vostra forza, con Gesù i pesi diventeranno leggeri, le fatiche soavi, le spine si convertiranno in dolcezze… Ma dovete vincere voi stesse, se no tutto diventa insoffribile e le malignità, come le pustole, risorgeranno nel nostro cuore». (L 22, 21)

Appare chiaro che tale impegno non è intimismo, ma vera e propria opera di trasformazione dell’ambiente. Alla comunità di Saint Cyr che fatica ad accettare la nuova direttrice, Madre Mazzarello dice: «Mie buone suore, pensate che dove regna la carità vi è il Paradiso, Gesù si compiace tanto di star in mezzo alle figlie che sono umili, obbedienti e caritatevoli. Fate in modo che Gesù possa star volentieri in mezzo a voi». (L 49,3)

Di fronte a realtà conflittuali, alle molteplici crisi di cui soffrono l’umanità e l’ambiente, si rischia di rimanere inerti, indifferenti, a causa di un certo senso di impotenza. Solo tornando al cuore e al cuore di Cristo, si potrà vivere in armonia con tutti.

Afferma Papa Francesco: «L’amore per i fratelli non si fabbrica, non è il risultato di un nostro sforzo naturale, ma richiede una trasformazione del nostro cuore egoista. Nasce allora spontaneamente la ben nota supplica: “Gesù, rendi il nostro cuore simile al tuo”. Per questo stesso motivo, l’invito di San Paolo non era: “Sforzatevi di fare opere buone”. Il suo invito era precisamente: «Abbiate tra voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù (Fil 2,5) (…) È importante notare che non si tratta solo di permettere al Cuore di Cristo di diffondere la bellezza del suo amore nel nostro cuore, attraverso una fiducia totale, ma anche che attraverso la propria vita raggiunga gli altri e trasformi il mondo». (DN 168 e 198)

In questa luce, l’insegnamento di Madre Mazzarello appare quanto mai attuale: «Più che importa è che stia attenta a tener ben aggiustato il giardinetto del tuo cuore. Ogni tanto devi dargli un’occhiata se c’è qualche erbaccia cattiva che soffochi le altre pianticelle buone, mi intendi…». (L 57, 3)

Un impegno efficace dato che Madre Mazzarello stupita scriveva a don Cagliero: «finora vi fu sempre la pace, l’allegria e la buona volontà di farsi sante in tutte e ne ringrazio Iddio». (L 7,2)

Da https://www.cgfmanet.org/ifma/carisma-salesiano/santa-maria-mazzarello-e-la-cura-del-cuore/



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