Come e quando è nata l'esperienza estiva de «L'Estate ragazzi? «L’esperienza de “L’Estate ragazzi”, intesa come è strutturata attualmente, è nata nel 2010. II centro estivo era presente all‘interno dell'istituto Don Bosco anche negli anni precedenti al 2010, quando ancora l’Istituto era retto dalle suore. Confrontandoci abbiamo poi avuto l’esigenza di avere degli animatori “formati”. Grazie all‘associazione Vides Montecatini, attraverso corsi di formazione con il Cesvot, abbiamo accolto un gruppo di giovani volontari e con il primo progetto Giovani per i Giovani ci siamo dedicati alla formazione degli animatori affinché avessero le competenze base per poter stare con i bambini, Questa è stata la svolta della nostra Estate Ragazzi, si sono susseguiti altri corsi di formazione e tanti volontari si sono aggiunti fino a divenire in uno degli ultimi corsi “Giovani volontari educatori di minori", sempre riconosciuti dal Cesvot. Guidati dalla psicologa Enrica Orsani si è creato negli anni un rapporto di fiducia e di crescita, facendo in modo che il nostro centro estivo diventasse alla portata anche delle situazioni più svantaggiate e della multiculturalità. Quest‘anno, per cinque settimane, abbiamo accolto bambini di 18 nazionalità diverse e siamo stati pronti anche ad accogliere bambini inviatici anche dai servizi sociali del territorio».

Quale itinerario pedagogico educativo è stato adottato? «Come sempre ciò che caratterizza il nostro operato è l’itinerario Salesiano che segue gli insegnamenti del sistema preventivo di Don Bosco, Naturalmente ci siamo adeguate alle esigenze del nostro territorio e abbiamo introdotto anche le basi della psicologia dell’infanzia e delle relazioni, in quanto non solo è importante saper stare con i bambini del centro estivo, ma è anche importante saper costruire delle sane e solide relazioni tra gli animatori ed educatori. Inoltre nello specifico, quest‘anno il tema conduttore dell’Estate Ragazzi è stato “L’isola che c’è... crescere per diventare grandi”, in cui abbiamo affrontato tematiche come la scoperta nel conoscersi, crescere e rispettare le regole, diventare grandi, gli ostacoli che si trovano nel cammino, scegliere di chi fidarsi… e tanti altri temi che hanno caratterizzato le nostre cinque settimane. Ogni attività della giornata, è stata incentrata su una tematica in particolare, insieme ai momenti di riflessione e preghiera quotidiani, sia per gli animatori che per i bambini. Nella vera storia, Peter Pan era alla ricerca de “L’isola che non ce", invece noi abbiamo cercato “L'Isola che ce", il nostro Oratorio, una casa aperta a tutti, in cui si accoglie con il cuore ma sempre con occhio vigile a tutte le fragilità che ci troviamo quotidianamente ad affrontare».

Quali sono stati i risultati conseguiti? «Il lavoro continuo che ormai va avanti ininterrottamente dal 2010, ci permette ogni anno di raccogliere frutti non indifferenti sia sul piano della relazione che su quello dell’accoglienza. Con oltre 100 ragazzi iscritti al Centro Estivo, abbiamo avuto animatori capaci di collaborare con serenità e responsabilità, Durante le nostre riunioni di verifica del giovedì pomeriggio, dopo la fine delle attività, ci sono stati confronti e dibattiti che hanno permesso di andare avanti nelle cinque settimane in modo coerente, costruttivo e impegnato, senza mai abbandonare la spensieratezza caratteristica dell’età dei nostri animatori ma anche dei nostri bambini. Abbiamo avuto una bellissima soddisfazione, quella di poter far convivere tanti bimbi di nazionalità diverse, promotori di un messaggio forte e positivo di pace, all‘interno di una società e di un mondo difficile da vivere. Questi bambini hanno partecipato anche attivamente alla preghiera e momenti di riflessione. Senza forzature e nel rispetto della loro religione, abbiamo avuto una buona partecipazione, anche sentita, alla Messa finale tenuta da don Gianluca Diolaiuti, nella chiesa dell'Istituto Don Bosco. Inoltre il risultato più soddisfacente è stato l’abbraccio commosso dei bambini, ma anche dei genitori, i quali hanno sentito, comunicandocelo esplicitamente, il bene e l’attenzione che tutti hanno avuto per ognuno dei loro figli, dalle attività in struttura ai due giorni in piscina».

In virtù di questa esperienza estiva, quali novità pensate di introdurvi per le edizioni successive? «Andando avanti vogliamo continuare senza ombra di dubbio l’aspetto formativo, perché oggi come oggi, oltre a perpetuare il clima che da sempre caratterizza l’Estate Ragazzi, non ci possiamo permettere di improvvisare. È necessario andare incontro alle realtà del territorio sia da un punto di vista sociale, morale, che psicologico, Manterremo vivi i valori di Don Bosco e dello spirito salesiano... e chissà se non continuare anche qualche settimana nel mese di Agosto».

Cosa proporrà il Centro Educativo “Don Bosco” di Montecatini Terme a partire dal settembre prossimo in occasione, dell'inizio del nuovo anno scolastico? «Durante i] Centro Estivo sono state tantissime le richieste di partecipazione al nostro doposcuola invernale che si tiene dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18, addirittura tanti genitori volevano già iscrivere i propri figli, Sicuramente l'organizzazione rimarrà quella dello scorso anno, che accoglierà bambini delle elementari, medie, fino alla seconda superiore, ognuno con i propri ambienti e con i propri orari. L'intenzione ancora da confermare, è quella di poter partire, vista la grande affluenza dello scorso anno, con “Aspettando la scuola”, dal primo lunedì di settembre, per gli ultimi ripassi e ultimazione compiti».