Ci provavamo da questo autunno a inserire anche questo tassello nel nostro progetto, un’occasione per crescere come comunità e per far vivere il tema fondamentale della spiritualità ai nostri ospiti.

L’intenzione è stata quella di offrire un’opportunità di confronto con la Parola, di meditazione e scambio comunitario, e di farlo a partire da un profeta che è parso particolarmente in linea con i tempi in cui siamo immersi.

L’impressione complessiva che esce da queste giornate è che possiamo davvero pensare all’Elba del Vicino come un luogo che costruisce comunità attraverso la condivisione della passione educativa e di una competenza riflessiva sulla propria esistenza ed esperienza.

Farci sollecitare dall’interrogativo su cosa voglia dire essere dentro all’impossibile di Dio

La necessità di tornare all’essenziale della fede calandola nel tempo presente, di interrogarsi sul significato della vocazione di ciascuno per comprenderne sempre di più il significato e le implicazioni, di farci sollecitare dall’interrogativo su cosa voglia dire essere dentro all’impossibile di Dio e sentire di dover richiamare anche altri alla responsabilità di vivere con novità la relazione con Lui e con il suo popolo, hanno aperto la strada ad un desiderio profondo di tempi di questa natura e alla necessità di farlo con altri e in continuità.

Non possiamo dimenticarci di ringraziare tutte le persone che si sono fatte coinvolgere e che hanno condiviso con noi ed i nostri ospiti questa esperienza. Siamo sicuri che ci rincontreremo presto.

Federico Medda

Da https://elbadelvicino.com/news/