Quali strumenti, quali luoghi di confronto, di studio, di condivisione? Gli incontri ispettoriali per gli Oratori vogliono essere lo spazio e il tempo per affrontare insieme alcune tematiche, sollecitare la necessità di approfondimento, di progettazione e di studio perché la pastorale informale e quella non formale non hanno minore dignità di quella operata in ambienti educativi più strutturati, ma hanno bisogno di preparazione, preghiera, progettazione e confronto. Hanno bisogno di creare rete e di allargare i confini, sia dal punto di vista delle conoscenze sul proprio territorio, sia nel confronto con altre realtà simili con cui possono essere impostate collaborazioni e scambi fino a veri e propri gemellaggi.

L’incontro di oggi, in continuità con il Laboratorio di Pastorale Giovanile dello scorso settembre, ha avuto come tema “Narrare Cristo in un mondo multiculturale”. La sfida della multiculturalità, che negli Oratori è particolarmente evidente, obbliga tutti coloro che operano in questo speciale ambiente educativo a confrontarsi con la propria identità per essere in grado di sostenere il dialogo e operare un ascolto profondo della realtà, dei ragazzi e delle famiglie che avvicinano. Come fare per non cadere nelle trappole del pregiudizio? Come rimanere fedeli alla propria identità senza cedere alla tentazione dell’integralismo? Come rispettare le differenze culturali e religiose dei ragazzi perché diventino un potenziale di umanità anziché l’occasione per erigere muri? Come educare le comunità cristiane che ospitano i nostri Oratori ad un’accoglienza che non livelli tutti, ma che sia rispettosa di ciascuno?

Nell’incontro con Corrado Caiano e Alice Tripi abbiamo scoperto l’importanza di alcuni elementi fondamentali nell’approccio con la multicultura che abita i nostri Oratori, sintetizzati nella seguente nuvola di parole: