Ha incontrato persone significative in ogni luogo e con loro ha intessuto relazioni che l’hanno formata, consolidando le sue scelte e l’hanno resa forte, audace e sincera.

La sua personalità è maturata grazie alla fede e all’educazione esigente della mamma, alla delicatezza del fratello, all’affetto profondo della sorella, senza escludere l’amore del padre, anche se non è ancora del tutto convinto della sua felicità e le procura alcuni anni di sofferenza.

È divenuta suor Laura grazie alla saggia guida di don Federico Bedeschi, che dal confessionale la orienta a seguire le vie di Dio, accendendo nel suo cuore un grande fuoco d’amore per Gesù. Il suo accompagnamento irrobustisce la giovane nella fede, nella pazienza e nell’obbedienza. Il tempo del discernimento è denso di preghiera da ambedue parti e sboccia nell’adesione alla proposta di orientarsi all’Istituto delle FMA.

È suor Laura grazie alle relazioni profonde con tre donne eccezionali incontrate a Roma:

- Maria Mazzoli, romana d’origine, tre anni più giovane di lei, che diviene un’amica intima d’infanzia e compagna di scuola. Ella la introduce nel mondo salesiano di Roma, le fa conoscere le FMA, l’accompagna con discrezione nella ricerca della volontà di Dio e poi condivide con Laura quasi tutta la vita.

- Suor Maria Casazza, giovane e brillante insegnante nell’Istituto delle Suore Dorotee durante gli studi in collegio. Nella memoria di Laura e di Maria Mazzoli rimane impresso l’amore e lo stile relazionale di questa educatrice.

- Emma Tonini, di un anno più grande di lei, donna intelligente e intraprendente che frequenta le biblioteche pubbliche e riesce ad ottenere il diploma, diventando Professoressa di Belle Lettere, ma un giorno, imitando l’eroismo di S. Stanislao Kostka, lascia Roma e va a Nizza Monferrato e diviene FMA. Dà saggi consigli alle sorelle Meozzi e le incoraggia a seguire Gesù come ha fatto lei.

È suor Laura grazie all’accompagnamento delle formatrici a Nizza Monferrato:

- Suor Marina Coppa, assistente del postulato. “Tipica figura di madre buona senza debolezze, forte senza asprezze, anima finemente penetrativa, era tutta per tutte. Il suo era il metodo dei santi: bontà, serenità, fermezza, ma l’insegnamento base era la carità”.

- Suor Ottavia Bussolino, maestra di noviziato, che in quel tempo non sta bene in salute. Durante gli esercizi spirituali del 1895 suor Laura scrive: “Ciò che non posso ottenere con la parola e con l’azione, l’otterrò con la pratica dell’abnegazione, dell’umiltà e, se fosse possibile, dell’annientamento di me stessa…”.

È suor Laura soprattutto grazie a Gesù che cerca nella fede, ama ardentemente ed imita nel donare se stessa per la salvezza del mondo, unificando in sé i doni da Lui ricevuti in vista della missione. Infatti suor Laura Meozzi partirà per la Polonia nel 1922, dove inizierà l’opera educativa delle FMA in quel paese, superando rischi, pericoli di ogni genere, ma restando sempre madre per le giovani, per i bambini orfani, fedele alla sua missione nonostante il dramma della guerra mondiale.

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Da https://www.infonline.cgfmanet.org/it/news/2019/03/03/una-giovinezza-vissuta-nel-segno-della-fede-e-dell-amore