Il 1955 fu un anno profondamente ecclesiale e salesiano grazie alla celebrazione di un grande congresso eucaristico e alla ricorrenza del cinquantesimo dell’incoronazione di Maria Ausiliatrice nella basilica di Torino. Madre Linda propose a tutto l’Istituto di offrire alla Madonna una corona di dodici stelle spirituali, intessuta con l’oro della buona volontà e le perle della preghiera. “La SS. Eucaristia e la Madonna: ecco le due devozioni regali della Chiesa e della nostra carissima religiosa famiglia. Un modo pratico per praticare la devozione all’Eucaristia dovrà costituire il centro della nostra attenzione per parteciparvi con frutto e perché sia altresì il sole spirituale di ogni nostra giornata. Le nostre parole ed azioni, tutta la nostra attività, nell’adempimento dei particolari doveri di ognuna, dovranno risentire il benefico influsso della Santa Messa. Per onorare la nostra Celeste Ausiliatrice, porgeremo, cioè, alla Madonna una corona di dodici stelle spirituali, una per mese, rappresentate dalle tre virtù teologali, dalle quattro cardinali, dalle virtù corrispondenti ai santi Voti e dalle virtù del lavoro e della temperanza, virtù da S. Giovanni Bosco spessissimo dichiarate come distintivo del buon Salesiano e perciò di ogni buona Figlia di Maria Ausiliatrice” (L 368. 24 gennaio 1953).

Madre Linda sentiva che Maria SS le sussurrava come doveva essere ogni sua figlia: “coltiva la vita interiore, rivestiti dei pensieri, dei sentimenti delle intenzioni del Cuore di Gesù, pensa come Gesù pensa; ama come ama Gesù; opera come ha operato Gesù per la gloria del Padre e la salvezza delle anime. Le creature ti siano scala per salire a Lui; non fermarti ad esse, non trattenerle a te, bensì portale al suo amore, fa’ che lo cerchino e vivano secondo la sua legge” (L 412 maggio 1957).

Per Madre Linda, la vera devozione alla Madonna consiste nel presentarla alle giovani nella sua santità e potente bontà, rievocandone la vita e facendola rivivere spiritualmente vicino a noi: “questo è il mezzo più efficace per destare […] il disgusto del peccato e l’amore alla virtù, che ci rende simili a lei e ce ne attira le compiacenze” (L 411 aprile 1957). “Ella non attende da noi che una cosa: che andiamo a lei con anima di figlie. Mi pare proprio che Maria SS. Ausiliatrice, il nostro comune Padre, Don Bosco Santo e la nostra Santa Maria Mazzarello saranno lieti di questa bella unione di preghiera e di esercizio di virtù e ci saranno larghi delle loro benedizioni e dei loro favori celesti” (L 368).

Per riflettere e pregare:

Sento che con la mia vita ordinaria faccio gioire Maria Ausiliatrice?

Quali atteggiamenti dovrei migliore o trasformare per non rattristare la mia Mamma Celeste?

Esercizio spirituale: Vado all’altare di Maria e, presentandomi a lei come figlia amata alla più santa, potente e amabile delle madri, chiedo aiuto, guida, protezione e conforto. E porto a lei tutte le persone che mi sono affidate, e la prego che sia lei a portarle a Gesù: “Maria Ausiliatrice, portami a Gesù! Perché tu, come Madre di Dio arrivi ai confini della Trinità santissima, mentre come corredentrice sei madre di ogni anima redenta. Ora, nello splendore della gloria del cielo, veglia su di noi. Amen”.

Da http://animazionemariana.blogspot.com/