Un incontro speciale perché ogni persona presente ha portato la sua ricchezza culturale, in particolare culinaria, e la ha condivisa con semplicità e con gioia a tutti.
L’emozione era palpabile quando i bambini hanno presentato l’Italia attraverso i sapori e le ricette tipiche, recitando la nascita della ricetta italiana per eccellenza: la pizza.
Dopodiché ecco che i protagonisti sono diventati i giovani migranti, che si sono proposti come “animatori” attraverso giochi culinari hanno spiegato i sapori e profumi dei loro paesi di origine.
L’incontro è durato due ore dove la parola chiave “condivisione” ha pervaso salone Don Bosco.
Quest’anno il Vides Genova ha attivato il progetto “Lavoro anch’io” con due percorsi formativi diversi: assistenza e cura della persona (bambino e anziano) e corso introduttivo di igiene alimentare e cucina italiana.
L’equipe di volontari formata da insegnanti, operatori sanitari e assistenti tende la mano ai richiedenti protezione internazionale. La spinta che porta avanti il progetto è data dalla ricchezza che questi giovani donano ai volontari, leggibile nel loro impegno e la loro voglia di imparare.
In fondo come diceva don Bosco “L’educazione è cosa di cuore e solo Dio ne ha le chiavi”.
Chiara Maniscalco