Esso è infatti la più alta forma di dialogo e condivisione che un’ispettoria salesiana ha a disposizione per orientare il cammino delle singole case salesiane.

Primo giorno. Dopo l’invocazione allo Spirito Santo, l’Ispettore don Stefano Aspettati ha dato l’inizio ufficiale all’incontro che vede coinvolti circa cento salesiani, alcune suore ed un nutrito gruppo di laici provenienti dalle opere della Circoscrizione. Il clima che si è percepito è quello di familiarità e voglia di interrogarsi in maniera profonda sui quattro nuclei tematici che saranno oggetto di discussione nelle rispettive commissioni formate nella mattinata. Il primo nucleo tematico è stato presentato in assemblea da don Emanuele De Maria. Esso ha come titolo “Priorità della missione con i giovani”. I contributi di confronto sono stati raccolti in un piccolo fascicoletto, sintesi delle segnalazioni ricevute in questi mesi dalle singole comunità salesiane e, soprattutto, dai giovani dell’Italia tutta che hanno risposto ad un questionario on line elaborato dal Centro Nazionale di Pastorale Giovanile della CISI. Don Francesco Marcoccio ha invece presentato il nucleo “Profilo del salesiano oggi”. Numerose sfide ed alcune problematiche sono state segnalate dai contributi delle case e rielaborate dalla Commissione Ispettoriale sulla formazione. La sintesi sui contributi del nucleo riguardante “Missione condivisa tra salesiani e laici” è stata invece presentata da don Alessio Massimi. Questa sintesi è stata elaborata da un gruppo composto da due salesiani e due laici. Prima di procedere con i lavori in gruppo don Francesco Valente, regolatore del Capitolo, ha presentato brevemente la sintesi dei contributi pervenuti dai giovani sul tema “Quali salesiani per i giovani di oggi” e la sintesi delle risposte che le comunità salesiane hanno inviato al questionario sugli argomenti giuridici del CG 28. Il resto della giornata è stato interamente dedicato al lavoro delle singole commissioni, chiamate a riprendere in mano le sintesi precedentemente illustrate. Momenti, questi, di autentico dibattito sui temi proposti, un dibattito che si spera sia il più costruttivo possibile, per dare risposta alle nuove esigenze della missione di oggi. A conclusione della prima giornata di lavoro, poi, don Francesco Valente ha presieduto la Celebrazione Eucaristica.

Secondo giorno. Dopo la Celebrazione Eucaristica presieduta da don Tiziano Conti, ultimo sacerdote ordinato nella ICC, i salesiani, le suore ed i laici hanno intrapreso un’accurata ed approfondita revisione delle bozze riassuntive del lavoro svolto nelle commissioni nella giornata precedente. È infatti necessario arrivare al termine del Capitolo avendo preparato brevi e chiari interventi scritti sui tre nuclei tematici presentati dal Rettor Maggiore, che serviranno poi per il lavoro del Capitolo Generale. Queste bozze, ancora in fase di elaborazione, saranno poi ridiscusse ed approvate nell’ultima sessione plenaria prevista per la mattinata del 4 gennaio.

Aldilà dei lavori in corso, è stato molto bello poter respirare un clima di fraterna corresponsabilità, una voglia comune di lavorare per il bene dei giovani. Tra tutti i membri del Capitolo c’è stato uno scambio arricchente di esperienze di vita, voglia di conoscersi meglio ed interscambio di modalità di azione con i giovani. A questo proposito è stata organizzata una serata animata dai giovani salesiani, nella quale i capitolari hanno potuto vivere un momento di distensione dai lavori ridendo e scherzando in un clima di allegria.

Terzo giorno. L’ultima giornata della prima sessione del Capitolo Ispettoriale è iniziata con la Celebrazione Eucaristica presieduta da don Stefano Aspettati. Nell’omelia a commento del Vangelo del giorno (Gv 1,35-42) l’Ispettore ha sottolineato come il Capitolo vissuto è un momento di fede, in cui prima di tutto è necessario meditare per tenere insieme la storia dell’ispettoria e della congregazione tutta con le necessità dei giovani di oggi. «Il discernimento -ha detto- vogliamo che diventi il metodo del nostro agire pastorale. Venite e vedete, ci dice il Vangelo. Dobbiamo quindi andare e vedere per trovare il modo di superare la superficialità da cui ci spesso ci lasciamo prendere. Essa ci imprigiona nelle cose da fare limitandoci gli orizzonti. È necessario, quindi, imparare a guardare le cose dal di dentro, dalla propria esperienza: solo così possiamo indicare la via del Signore agli altri, accompagnando giovani e confratelli, evitando di fare cose poco riflettute». Don Stefano ha infine ricordato che è lo Spirito Santo che sta guidando questa esperienza, che è lui che sta suggerendo ad ognuno di noi le intuizioni necessarie per portare avanti la missione salesiana. La mattinata è poi proseguita con la presentazione e la successiva votazione dei nuclei elaborati nei giorni precedenti dalle apposite commissioni. Un’ultima revisione dei testi è stata poi affidata nuovamente alle commissioni. Alle ore 12 è iniziata l’ultimo incontro plenario con le conclusioni affidate all’Ispettore.

A queste giornate d’incontro ha partecipato, come rappresentate nostra ispettoria, sr. Cristina Festa.

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