La svolta, annunciata, la sintetizza l'assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli. "Grazie alla Regione – spiega – i Comuni e le realtà che hanno maggiore sensibilità su questi temi possano mettersi sempre più in rete. Per questo il 17, durante il Festival, firmeremo un manifesto per la costruzione di una rete dei comuni toscani che aderiscano a questi principi e a questi metodi".

"Molte delle esperienze e dei progetti più innovativi che stiamo portando avanti – sottolinea l'assessore – ci insegnano una cosa. La partecipazione, la collaborazione, e con essa l'economia civile, sono chiavi fondamentali e innovative per governare molti dei problemi più importanti del nostro tempo che partono tutti dalla rigenerazione delle comunità: dall'economia collaborativa all'economia circolare, dalla creazione delle cooperative di comunità al recupero e l'uso dei beni comuni, dalla rigenerazione urbana alla rivitalizzazione sociale ed economica di un borgo montano, dalla sicurezza alle politiche di accoglienza". "Sosteniamo questo Festival – conclude – perché è un'occasione importante di confronto su temi così rilevanti".

Si tratta di esperienze che possono portare anche innovazione. Un esempio è l'aiuto all'apertura temporanea di fondi per ospitarvi negozi o laboratori culturali, che è stata alla base dei progetti "Pop-Up" per la sicurezza urbana. "Un quartiere torna infatti ad essere percepito come più sicuro anche se una piazza torna a vivere. Quell'esperienza – annuncia Bugli – è da stamani parte del codice del commercio appena approvato dal Consiglio regionale". "Sta anche partendo un bando – aggiunge –, legato all'economia civile, per l'utilizzo proprio a Campi di un ex casello idraulico, che come Regione abbiamo messo a disposizione".

L'appuntamento con la terza edizione del Festival dell'economia civile sarà dal 15 al 17 novembre. Saranno tre giornate di discussioni, condivisioni di buone pratiche e presentazioni di progetti innovativi. Si darà voce e gambe alle idee che vogliono dare all'economia una connotazione decisamente più civile, nel senso di più partecipata e rispettosa dell'ambiente e del territorio.

Lo scorso anno furono duemila i visitatori. Si parte giovedì 15 novembre, coinvolgendo subito le scuole con i laboratori di educazione ambientale a cura di ALIA, l'azienda che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Il pomeriggio sarà dedicato al confronto e alle riflessioni, con il primo incontro della rete dei distretti italiani di economia civile nata dopo l'esperienza di Campi a cui parteciperà anche il sindaco Emiliano Fossi. Seguiranno incontri sull'economia circolare, la rigenerazione delle periferie urbane e la responsabilità sociale d'impresa, con le più grandi aziende del territorio che inizieranno un percorso condiviso in questa direzione. La giornata si concluderà con un tavolo di confronto sull'accoglienza e la proposta di un progetto pilota da realizzare a livello locale e una cena con le associazioni campigiane al circolo Rinascita.

Giovedì sarà anche il giorno in cui gli innovatori sociali incontreranno gli amministratori e proporranno i loro progetti, frutto della due giorni di prefestival. Il 14 e il 15 novembre infatti designer sociali, operatori culturali, accademici e giovani imprenditori si confronteranno su quattro aree di lavoro: partecipazione, rigenerazione socio-urbana, rigenerazione economica e lavoro. Il progetto si chiama Urbum, un cantiere urbano, e nella sua edizione zero vuole proporre un nuovo modo di progettare il distretto dell'economia civile.

Venerdì il programma si arricchisce di altri appuntamenti che hanno al centro il cibo come mezzo di conoscenza e di condivisione. Il palco del Teatro Dante farà spazio ad una tavolata che ospiterà pezzi rappresentativi della città. Sarà anche il giorno delle buone pratiche, come quella sperimentata all'Isola d'Elba con le residenze d'artista: "L'Elba del Vicino", una formula di accoglienza alternativa grazie alla quale turisti e cittadini interagiscono condividendo la bellezza e le risorse del luogo. Poi le esperienze delle cooperative di comunità, gli orti urbani e i laboratori con esperti di beni comuni, educazione digitale e politiche sociali. La sera, alle 21.30, al Teatro Dante, ci sarà lo spettacolo a ingresso gratuito "Rifiutopoli".

Sabato sarà appunto la giornata conclusiva che si apre con un dialogo sul futuro ispirato al Laudato si' con il vescovo di Rieti Domenico Pompili, il professore Stefano Mancuso e Enrico Fontana, direttore de "La Nuova Ecologia". Si prosegue con l'incontro tra gli amministratori locali e l'assessore regionale Vittorio Bugli sul manifesto per l'Economia Civile. Chiude il festival un confronto tra il sindaco Emiliano Fossi e il rettore dell'Università di Firenze, Luigi Dei.

Nei giorni del festival verrà inoltre inaugurata nella Biblioteca Comunale una sezione interamente dedicata all'economia civile, che renderà disponibile a tutti le conoscenze sul tema grazie ai libri donati da accademici esperti e altri acquistati dal Comune.

"Il Festival è diventato grande e più maturo – dichiara il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi – Siamo diventati una rete di rilievo nazionale che è cresciuta dal basso verso l'alto, sperimentato prima nella comunità i suoi effetti e poi proponendosi a modello". "Il distretto di economia civile è ormai una realtà – prosegue – ha rinsaldato il nostro senso civico e sta anche cambiando il modo di essere cittadini, più consapevoli e coinvolti nella ricerca del bene comune".

Il Festival dell'economia civile è un evento organizzato e promosso dal Comune di Campi Bisenzio, Regione Toscana, Legambiente Toscana, Scuola di economia civile, Anci Toscana con il supporto di Unicoop, Coop., Alia, Cesvot, Arci Firenze, Mcl Fienze, Fondazione "Il cuore si scioglie" onlus, Slow Food Scandicci, Fondazione Finanza Etica, Istituto Gramsci toscano, Nuovo Modo, 91C.

07/11/2018 17.09 Regione Toscana

Da http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=279160&fbclid=IwAR0omBpHWPnqJrrMKY7qmm-9w_qsk5enuMyclrYvCtZKgUyuFJhvSzWyzcs