Accogliendo l’invito di papa Francesco e della Chiesa tutta di far sentire forte e chiara la nostra voce e convinti che tutti i giovani hanno davvero qualcosa da dire ci siamo resi disponibili, su invito delle comunità che guidano i nostri ambienti, ad aprire occhi e orecchie per metterci in ascolto genuino e autentico anche di quei giovani che sono più distanti dalle nostre case, senza dimenticare tutti coloro che le vivono attraverso proposte e percorsi offerti.

Il nostro impegno è stato anche occasione di confronto e riflessione con le comunità educativo-pastorali a cui apparteniamo: abbiamo dunque raccolto e condiviso i contributi ricevuti sia da queste sia dai giovani ascoltati. Ed è con questo bagaglio, unito alle nostre esperienze personali come partecipanti dei cammini pastorali nei nostri ambienti di riferimento, che ci siamo diretti verso Alassio per poter vivere una settimana di confronto propositivo su ciò che tocca da vicino i cuori e i pensieri dei giovani.

Il clima di queste giornate di dialogo è stato all’insegna di un confronto aperto, alla pari, familiare e autentico fra giovani e giovani consacrati e consacrate che crediamo sia stato uno dei frutti più significativi, che ci ha ricordato ancora una volta quanto sia bello lavorare insieme. Sono tornate chiare ai nostri occhi l’immagine e l’esperienza delle prime comunità di Valdocco e di Mornese, costituite da consacrati e da giovani che vivevano e costruivano insieme la missione educativa salesiana.

Attraverso il nostro cammino di riflessione e di lavoro sulle parole chiave RICERCA, FARE CASA, CREDIBILITÀ e LEGAMI alcune tematiche sono emerse in maniera trasversale e ricorrente rispetto alla vita dei nostri ambienti e delle nostre comunità.

Il confronto ci ha condotto a un esame organico delle nostre proposte: spesso ci siamo domandati quanto queste siano aderenti e rispondenti alle esigenze dei giovani della società attuale. Abbiamo sentito l’urgenza e la necessità dell’attenzione alla fascia degli universitari e dei giovani lavoratori, di cui anche noi facciamo parte; vi chiediamo pertanto di prendervi a cuore questo nostro bisogno affinché noi possiamo a nostra volta prenderci cura dei più piccoli che ci sono affidati.

Abbiamo riscontrato la necessità di uscire dai nostri ambienti aprendoci alle realtà laiche e religiose che ci circondano in uno scambio arricchente e reciproco: non vogliamo restare intrappolati nella logica dell’autoreferenzialità e del bastare a noi stessi che a volte abbiamo avvertito.

Sappiamo che i processi saranno lunghi, che richiederanno la fatica del cambio di mentalità e che forse non vedremo frutti immediati, ma sappiamo anche che questo percorso non si fa da soli, ed è con questa consapevolezza che desideriamo camminare insieme, perché solo così possiamo realizzare il cambiamento che ci è richiesto dal nostro tempo.

Siamo pronti a raccogliere una grande sfida: riportare l’entusiasmo ed il fermento vissuti insieme nei nostri ambienti di provenienza, per sognare, progettare e realizzare strade e percorsi nuovi. Noi siamo pronti, carichi di energia e voglia di fare… insieme a voi!

Documento finale Sinodo dei Giovani Walk end Work