Le cose fatte insieme sono state tante: condivisione della mensa; passeggiata pomeridiana a Portovenere (uno spettacolo suggestivo fra mare blu, roccia, vegetazione, strada all’interno del paese rigorosamente in stile ligure) e passeggiata serale sul ponte Mirabello (montagne e mare illuminati, aria fresca, tranquillità); confronto a partire dal testo sull’accompagnamento tratto dall’Instrumentum Laboris, in preparazione del Sinodo dei Vescovi; Lectio Divina offerta da don Francesco Galante sul Vangelo di oggi, domenica 14 ottobre; confronto in gruppo per mettere in comune l’esperienza di avere in famiglia una Figlia di Maria Ausiliatrice, le preoccupazioni, le convinzioni, i dubbi, le gioie e le fatiche; partecipazione alla Messa animata dal Gruppo di Discernimento che ha iniziato proprio in queste due giornate il cammino dell’anno.

Riflessioni molto belle e ricche: un genitore non può non accompagnare; l’esperienza dell’accompagnamento passa attraverso la libertà, la semplice testimonianza; l’amore porta ad accogliere anche senza capire, porta ad esserci; l’amore porta ad esprimere anche la fatica di sentire il vuoto e la mancanza; fare i conti con una figlia consacrata significa anche mettersi in discussione senza idealizzare e nemmeno omologare.

Una domanda di don Francesco ha particolarmente provocato: Gesù ha rivolto uno sguardo d’amore al giovane ricco; noi quale sguardo rivolgiamo ai nostri figli…

La due giornate sono terminate con la partecipazione alla Celebrazione Eucaristica in cui abbiamo pregato anche per i genitori che non hanno potuto essere presenti e di cui abbiamo sentito la vicinanza.

Due giornate per conoscerci meglio e con tanta semplicità creare un clima di… famiglia!