L’evento si svolgerà quest’anno nella bellissima cornice dei Colli albani presso la Casa del Divin Maestro ad Ariccia e vedrà riuniti oltre 150 persone tra insegnanti, educatori, formatori in ambito scolastico e non provenienti da tutto il territorio nazionale.

Le tre giornate si preannunciano ricche e intense di contenuti, incontri, condivisione, momenti seminariali e workshop.

L’apertura del Convegno è prevista Venerdì 26 ottobre con il saluto del prof. Ernesto Diaco, direttore dell’Ufficio nazionale per l’educazione della CEI, che traccerà un bilancio guardando alla cronaca e alla sfide che il tempo attuale presenta alla scuola e all’educazione, e la conferenza della prof. Elena Ugolini, ispettore tecnico del Miur, che ci introdurrà nel vivo del tema. Quali SPAZI, PAROLE, GESTI per educare oggi alla bellezza?

Le sessioni di approfondimento di sabato 27 saranno dedicate ad alcuni ambiti specifici in cui può esprimersi la bellezza, quattro tavoli seminariali che svilupperanno il tema guardandolo da diversi punti di vista e riportandolo ad esperienze di successo attualmente in corso: Intelligenze e intelligenza emotiva, Transazioni interculturali nel mondo globale, Matematica: ordine e bellezza nella logica, Saggezza digitale, oggi.

Il mattino del 27 ottobre sarà dedicato a un approfondimento prettamente scolastico sui temi dell’Autovalutazione nella scuola. Tra i relatori si segnala in particolare la presenza del Dott. Paolo Mazzoli, direttore dell’Invalsi e dal Prof. Dino Cristanini che offrirà indicazioni precise per la redazione del RAV per il prossimo triennio.

La domenica 28 ottobre sarà dedicata alle conclusioni e terminerà con l’Eucaristia in S. Pietro presieduta.

Guardando oltre l’evento in sé, constatando la bella e rinnovata partecipazione raggiunta anche quest’anno, possiamo dire che il Convegno non sarà un punto di arrivo ma un punto di partenza per ulteriori sviluppi futuri.

Sarà sicuramente un Convegno di relazioni, di dialogo, di confronto non solo fra i partecipanti, ma anche con le persone che verranno a condividere il loro pensiero e la loro esperienza. Abbiamo bisogno di sviluppare una capacità non solo di immaginazione, ma di rinnovamento e di coraggio, abbiamo bisogno di “sognare” come spesso ci invita a fare Papa Francesco.

Questo impegno pone nuovi compiti a insegnanti, educatori, formatori chiamati a formarsi e a vivere la professione in modo nuovo. Un modo che ricerca uno sguardo unitario sulla realtà, che fa leva sulla testimonianza e sulla passione, che vince l’individualismo e genera comunità.  Generare bellezza è proprio questo: offrire ad ogni persona degli strumenti per affrontare la vita, un bagaglio culturale ed umano che conduca a scoprire e vivere la propria vocazione nel mondo e generi bene comune. Ma tutto questo possiamo farlo solo “insieme”.

Sr Marta Checchin