Ancora una volta, con loro, siamo chiamati a VEDERE per INTERPRETARE i segni di Dio nelle situazioni per cui passano tanti giovani, che affrontano difficoltà per assumere un progetto di vita. I giovani sono una forza profetica nella Chiesa. I giovani si "aspettano una Chiesa che sappia riconoscere con umiltà gli errori del passato e del presente e impegnarsi con coraggio a vivere quello che professa. Al tempo stesso, i giovani cercano educatori dal volto umano, pronti se necessario a riconoscere le loro fragilità. Altre categorie fondamentali del documento sono vocazione, discernimento e accompagnamento. I giovani soffrono oggi per la mancanza di veri accompagnatori, che li aiutino a trovare la loro strada nella vita, e domandano alla Comunità cristiana [educante] di farsi carico del loro bisogno di guide autorevoli" (Intervento del Card. Lorenzo Baldisseri. Conferenza stampa 24.03.2018).

La comunità educante è chiamata a creare un clima di profonda risposta vocazionale, aiutando i giovani a interpretare i segni di Dio, nel discernimento quotidiano della vita. E, soprattutto, è convocata ad una missione bella: ad accompagnare i giovani nella loro ricerca di Dio, nella costruzione del progetto di vita, ancorato a valori evangelici, seguendo le orme di Gesù, affinché il Regno di Dio sia una realtà trasformante della nostra società.

INTERPRETARE è un verbo dello Spirito Santo. Questo esercizio di interpretazione si compie in un dialogo interiore con il Signore, mettendo in gioco tutte le capacità della persona, con un desiderio profondo di confrontarsi con la Parola di Dio che ci apre gli occhi alle realtà più intime del nostro essere. E' lo Spirito che ci aiuta a discernere i movimenti del nostro cuore e ad entrare in un processo di purificazione per percorrere, nella trasparenza, i cammini che ci invita a fare insieme a Lui. Il Sinodo si rivolge a tutti i giovani, nessuno escluso. E noi, sulla scia della preventività salesiana, riprendiamo una rinnovata cura dei giovani, con un'attenzione amorevole, fondata sulla fede che ci spinge ad accogliere il loro vissuto, nel dialogo discreto, profondo come chi accoglie Dio stesso nei loro volti.

Educhiamo il nostro sguardo a un VEDERE carico di possibilità, di capacità di risignificare il carisma salesiano insieme ai giovani, lasciandoci trasformare dall'incontro. E con loro essere un nuovo "lievito nella pasta" per un Regno di pace, di armonia e di ascolto. Nessuno escluso: con loro in una rete di prossimità solidale.

Affidiamo a Maria, Madre dell'Abbraccio, il nostro impegno-desiderio di abbracciare le attese più profonde di ogni giovane, interpretando con loro le chiamate di Dio perché, a loro volta, possano riscoprire la bellezza del discernimento, sperimentare la tenerezza dell'intimità con il Signore della Vita e il coraggio della testimonianza.

Maria Helena Moreira, FMA Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Da https://www.cgfmanet.org/14.aspx?sez=14&sotsez=13&detsotsez=2&lingua=1