Il 13 maggio, abbiamo celebrato la Solennità dell’Ascensione del Signore. Il comando di Gesù è molto chiaro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura» (Mc 16, 15). Per noi, FMA, è il giorno della festa di Santa Maria Domenica Mazzarello, donna saggia, di grande semplicità, di orizzonti spalancati verso il mondo dei piccoli, dei sofferenti, dei bisognosi di aiuto, conforto, consolazione. Ho avuto la gioia di sostare davanti alla nostra Santa, e ho pregato per tutto l’Istituto, chiedendo a Madre Mazzarello per ogni FMA la grazia di avere un cuore infiammato di nuovo slancio apostolico missionario.

Il prossimo 20 maggio, come Chiesa, celebreremo la Solennità di Pentecoste. Gli Atti degli Apostoli, descrivendo la discesa dello Spirito Santo, dicono che «La folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua» (At 2).

Come potete vedere, carissime sorelle, dove c’è lo Spirito, c’è Maria, e dove c’è Maria, i discepoli accolgono con gioia e impegno il mandato missionario di Gesù.

Per noi, questo mandato missionario, in quest’ora della storia, diventa un imperativo fatto di uscita, di incontro, di accoglienza. È così che intendiamo il progetto “Per una casa comune nella diversità dei popoli”. La diversità è dono di Dio, è opera della sua creatività. Il diverso non dovrebbe impaurirci, allontanarci. Anzi, dovrebbe suscitare in noi una “santa curiosità”, al punto di farci fare qualche passo oltre le nostre frontiere, siano esse frontiere di mentalità o frontiere geografiche e/o sociali.

Nel mondo della mobilità umana, è lo Spirito che deve orientare le nostre scelte; è Lui che ci fa parlare la stessa lingua e permette di capirci con il linguaggio del cuore, della sensibilità, della semplicità. Sin da quando abbiamo rilanciato il progetto “Per una casa comune nella diversità dei popoli” (ottobre 2017), abbiamo pensato che il miglior modo di viverlo nel nostro quotidiano era impegnarci in un unico movimento:

Carissime sorelle, in questo mese dedicato a Maria Ausiliatrice, aperte all’azione dello Spirito Santo, vogliamo metterci in cammino ancora una volta, e andare verso le persone migranti (o con storia di migrazione) che lavorano nelle nostre opere. Vi proponiamo di verificare se queste persone parlano la lingua del posto e come la parlano, se sono alfabetizzate, se in qualche modo hanno avuto la possibilità di studiare, di imparare a comunicare, a leggere, a scrivere…

Da queste piccole/grandi possibilità dipende in gran parte la loro riuscita come persone, come cittadini, come credenti, come madri o padri di famiglia… come figli di Dio e perciò, fratelli e sorelle di tanti altri che condividono la stessa strada, la stessa ricerca di vita degna e felice!

Vorrei concludere questo messaggio ringraziandovi, carissime sorelle, per il vostro impegno riguardo al fenomeno migratorio. So che molte delle nostre comunità già portano avanti iniziative e progetti che favoriscono l’accoglienza e l’integrazione di tanti fratelli e sorelle migranti. Sono sicura che cresce la nostra sensibilità riguardo alla sorte di chi ha dovuto lasciare terra, casa, cultura, lingua, famiglia…; che lo Spirito Santo continua a operare il miracolo della nostra adesione al progetto di Dio, che è quello di abitare una CASA COMUNE: il nostro mondo, e di condividerlo nella fraternità e nella pace con chi ci sta accanto, specialmente con chi porta nel cuore i segni e l’esperienza della migrazione.

Un abbraccio forte, un ricordo nella preghiera e l’augurio di BUONA PENTECOSTE e BUONA FESTA di MARIA AUSILIATRICE. Con affetto riconoscente,

Consigliera per le Missioni sr. Alaide Deretti