Il collegamento tra vocazione e felicità piena suona spontaneo e obbligatorio. L’esperienza cristiana trova nella sintonia profonda con la volontà di Dio il canale più sicuro per una felicità che inizia oggi e dura in eterno! Per questo il Papa invita ad un ascolto profondo, aperto alle sorprese dello Spirito ed attento ai dettagli della quotidianità per imparare a leggere gli eventi con gli occhi della fede perché “la chiamata del Signore non ha l’evidenza di una delle tante cose che possiamo sentire, vedere o toccare nella nostra esperienza quotidiana”.

Ma come raggiungere questa capacità? Come decodificare i segnali che il Signore offre nelle pieghe del quotidiano? Ecco che il Papa propone il secondo verbo: discernere. Perché – scrive ancora il Papa – ogni cristiano è chiamato ad essere profeta ed “oggi abbiamo tanto bisogno del discernimento e della profezia; di superare le tentazioni dell’ideologia e del fatalismo e di scoprire, nella relazione con il Signore, i luoghi, gli strumenti e le situazioni attraverso cui Egli ci chiama” per essere continuatori della sua missione.

Questo allora, il programma: ascoltare la voce del Signore, “discernere la nostra missione personale nella Chiesa e nel mondo, e infine viverla nell’oggi che Dio ci dona”.

Il messaggio completo si può trovare qui: https://w2.vatican.va/content/francesco/it/messages/vocations/documents/papa-francesco_20171203_55-messaggio-giornata-mondiale-vocazioni.html