È qui che noi abbiamo un ruolo significativo: restare desti per destare i giovani, essere incentrati sul Signore per poter aiutare il giovane a incentrarsi su di Lui. Molte volte i giovani si aspettano da noi un annuncio esplicito del "vangelo della vocazione", una proposta coraggiosa, evangelicamente esigente e al tempo stesso profondamente umana, senza sconti e senza rigidità (cf Messaggio di Papa Francesco ai partecipanti al Convegno internazionale: "Pastorale vocazionale e vita consacrata. Orizzonti e Speranze" 1° - 3 dicembre 2017)

L'annata del 2018 verterà sul tema "I giovani, la fede e il discernimento vocazionale", e ci impegna ad andare verso "tutti i giovani, nessuno escluso". "Questo vi ho detto, perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena" (Gv 15,11): ecco il progetto di Dio per gli uomini e le donne di ogni tempo e dunque anche per tutti i giovani e le giovani del III millennio, nessuno escluso. Questa decisione richiede di espandere la mente, il cuore e le mani in modo da abbracciare le attese dei giovani, i loro sogni, la loro vera realtà e, con loro, camminare insieme a Gesù per le strade di questo mondo, seminando la Buona Notizia.

Ci invita a creare un "vuoto" per fare spazio a tutti i giovani, nessuno escluso. Ci chiede, come comunità educanti, una decisa scelta ad uscire dai nostri spazi e andare laddove sono i giovani, negli ambienti in cui vivono, lavorano, si intrattengono.

Percorreremo quest'anno, con l'intenzionalità di guardare i giovani con fiducia e con loro lasciarci condurre da alcuni verbi che ci metteranno in movimento interiore di ricerca, di incanto, di meraviglia, di impegno per la vita, di costruzione di una realtà orientata al Regno di Dio.

Uscire, per riconoscere la realtà plurale dei mondi giovanili, per intravedere le chiamate di Dio in questa realtà.

Vedere, per interpretare i segni di Dio nelle situazioni di tanti giovani che affrontano difficoltà per assumere un progetto di vita.

Chiamare, per scegliere, tra le innumeri voci del mondo, la chiamata di Vita, svegliando i desideri più profondi di senso che abitano il cuore.

Sognare, agire per dare speranza. E continuare a sognare come Don Bosco che, fin da piccolo, ha percorso i sentieri del discernimento: "non con le percosse, ma con la mansuetudine e con la carità dovrai guadagnare questi tuoi amici". Agire amando quello che amano i giovani. Amare i loro orizzonti, cercando con loro la via della verità, della bellezza, dell'incontro, della solidarietà, della profezia dell'amore, della giustizia sociale, della pace tanto auspicata oggi.

Camminiamo nella comunione che ci abilita all'inclusione, vivendo in sintonia con la diversità di prospettive, perché insieme siamo piè capaci di catturare la realtà nella sua interezza e, con i giovani, inaugurare nuovi tempi di pienezza di vita.

Maria Helena Moreira, FMA – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.