Il primo giorno le nostre espertissime docenti ci hanno presentato in sintesi i temi del cammino di studio e di confronto che avremmo fatto:

UNA TERRA – UNA STORIA – UN POPOLO – UN LIBRO – UN CARISMA.

È stato veramente un cammino di confronto della Parola, con la storia, con il popolo, con i luoghi… in cui si è realizzata la Salvezza.

Il luogo più emozionante, in cui si facevano frequenti visite e momenti di preghiera, è stato la basilica del Sacro Sepolcro, facilmente raggiungibile dalla nostra casa. In questo posto sacro che ha visto la Morte e la Vita era incredibile constatare come, ogni giorno, un’immensa marea di fedeli provenienti da ogni parte del mondo sostava in preghiera, restava sola con se stessa davanti al Mistero.

Nella Settimana Santa, in questa basilica, abbiamo partecipato contemporaneamente a riti diversi: Cattolici, Ortodossi, Armeni; nonostante la diversità delle celebrazioni c’era qualcosa che ci univa: tutti pregavamo, tutti cantavamo, tutti lodavamo il Signore nella fede della Sua Resurrezione.

Di questa basilica e di questi incontri di preghiera comune, ho imprigionato immagini ed emozioni molto care che mi resteranno per la vita.

Abbiamo potuto visitare le città e i paesi più importanti toccati dal passaggio di Gesù, di Maria, degli apostoli, i luoghi cari alla nostra fede: Nazareth, Ain Karem, Betlemme, Cafarnao, siamo state al fiume Giordano e al lago di Tiberiade nel mezzo del quale abbiamo ricevuto in dono una stupenda riflessione dalla nostra carissima sr Maria Ko e in tanti altri posti.

Siamo passati dalla Giudea alla Galilea osservando questa terra nel pieno della sua esplosione primaverile, abbiamo fatto l’esperienza del deserto… ovunque si percepiva la presenza dello Spirito!

Inoltre, non posso dimenticare la vita di comunità: 23 FMA di tutto il mondo, unite come le prime sorelle di Mornese attente le une le altre per comprenderci nelle diverse lingue, pronte ad animare momenti di preghiera, solerti nei piccoli servizi, premurose con chi faticava a camminare. Si poteva dire: “Come era bella la vita”.

Di questo Progetto porto in cuore un ricordo stupendo, soprattutto un grande tesoro: la dolcezza e l'amore che Dio ha voluto dimostrarmi.

Per questa esperienza, all’Ispettrice e alla comunità, un particolare grazie. (Sr G.C.)

Nella foto la splendida Comunità del “Progetto Gerusalemme 2018”