Bologna, 14 aprile 2022 – Gli alunni della Scuola Maria Ausiliatrice hanno raccolto poesie, racconti, giochi nei box. L’arcivescovo Matteo Zuppi le ha consegnate – Sofia ha scritto una lettera a Vladimir Putin dove chiede al presidente della Federazione Russa di far cessare la guerra in Ucraina e il cardinale Matteo Zuppi si è impegnato a fargliela recapitare.

Sotto il portico dell’arcivescovado i bambini della scuola primaria “Maria Ausiliatrice” consegnano 250 scatole della pace che saranno poi donate ai loro coetanei ucraini accolti a Bologna. “Dobbiamo ascoltare la voce di questi bambini – ha spiegato lo stesso Zuppi – che sono le vittime più vittime di questa guerra perché subiscono le decisioni dei grandi. In queste lettere chiedono la pace e siamo noi che dobbiamo prendere esempio da loro: quando loro bisticciano restano arrabbiati per un po’, ma poi trovano il modo per chiarirsi per tornare amici”. Nelle scatole ci sono i regali pasquali raccolti per i bambini ucraini. Una iniziativa portata avanti dalla Caritas, da ACLI Bologna e dall’ufficio scuola della diocesi. “Le questioni internazionali – a parlare è suor Luisa Menozzi, la direttrice della scuola Maria Ausiliatrice – ci dicono quanto sia importante il dono della pace. È importante che i bambini vengano educati a questo dono perché siamo davvero una umanità unica, dove tutti hanno il diritto di vivere in pace”…

Da “Il resto del Carlino” – mercoledì 13 aprile 2022 – Di Massimo Selleri

L’Arcivescovo Matteo Maria Zuppi ha consegnato ai bimbi ucraini accolti a Bologna, le “Scatole della Pace” realizzate dai loro coetanei. Una festa in anticipo per Pasqua, ma soprattutto per la pace – I bambini dell’Istituto Maria Ausiliatrice hanno portato in Curia 250 “Scatole della Pace” che hanno realizzato grazie al progetto “Adotta una famiglia – Ucraina” organizzato da ACLI Bologna, Caritas e Ufficio Scuola della diocesi. Le hanno consegnate all’Arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi che le ha distribuite ai bambini ucraini accolti a Bologna. La consegna dei regali per celebrare la Pasqua si è trasformata in una festa per la pace e per l’amicizia. Al cardinale i bimbi hanno consegnato un dizionario di ucraino e una scatola speciale, con le lettere che hanno scritto per chiedere la fine della guerra, tra queste quelle indirizzate al Papa, al Presidente del Parlamento Europeo e a chi la guerra l’ha scatenata, il Presidente Russo Putin.

Da https://www.bolognaindiretta.it/le-lettere-dei-bambini-putin-chiedere-la-fine-della-guerra-video/

Giochi, disegni e lettere: ecco le “scatole di pace” per i bimbi in fuga dall’Ucraina – I piccoli studenti delle scuole diocesane di Bologna hanno preparato dei messaggi, lettere e disegni per i bimbi ucraini in fuga dalla guerra Racconti, poesie, giochi, e appelli contro la guerra, rivolti all’Europa e a Putin. Sono i regali che i piccoli studenti delle scuole diocesane di Bologna hanno donato con le loro “scatole della pace” a bimbi ucraini in fuga dalla guerra, per lanciare un messaggio simbolico di pace e accoglienza. La consegna è avvenuta questa mattina nel cortile della Curia, alla presenza delle classi degli istituti privati, in particolare quello di Maria Ausiliatrice e San Giovanni Bosco. L’arcivescovo Matteo Zuppi ha incontrato i ragazzi, leggendo ad alta voce le lettere scritte da loro. “Egregio presidente del Parlamento europeo, le scrivo per chiedere che in Europa non ci siano più guerre e che quelle in corso vengano fatte cessare perché le guerre provocano morte e distruzione”, scrive Sofia, 10 anni. Lettere “bellissime e chiarissime – sottolinea Zuppi – davvero speriamo che la voce dei bambini, che sono delle vittime tra le vittime, possano essere ascoltate dai grandi che fanno la guerra”. L’iniziativa nasce dal progetto “Adotta un nonno”, promosso da ACLI Bologna, Caritas e Ufficio scuola della diocesi, che dallo scoppiare della guerra è stato declinato nella versione “Adotta una famiglia dell’Ucraina”, allargando così la platea oltre che per gli anziani soli, anche per i profughi in fuga, e consiste nell’allestire una scatola con giochi e pensieri, lasciando il contenuto alla fantasia dei bambini. In questo caso, “hanno addirittura scritto un piccolo vocabolario ucraino – racconta suor Luisa Menozzi, dell’Istituto Maria Ausiliatrice – hanno costruito dei burattini con la traduzione dall’italiano all’Ucraina, facendosi aiutare dalle maestre, e veramente ci hanno impressionato per la loro fantasia”. E le scatole arrivate sono tantissime, “tanto che hanno riempito la nostra scuola”. Il senso, prosegue suor Luisa Menozzi, è “educare anche i bimbi ad accogliere il dono della pace e a pensare davvero che siamo un’unica umanità che ha bisogno di pace. Non c’è distinzione tra ucraini e russi o italiani, europei e americani. Tutti desideriamo costruire la pace nel profondo del nostro cuore e quindi noi siamo convinti che questa speranza che i bambini ci stanno portando possa essere davvero un dono per il futuro, per loro e per le nuove generazioni”. Di Davide Landi

Fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it