Pisa, 4 aprile 2022 – Collegio Universitario “Maria Ausiliatrice” – Anche quest’anno, partecipiamo al progetto di volontariato finalizzato a donare un sostegno a ragazzi con difficoltà. È un progetto sociale ed educativo dell’Associazione S Tommaso in Ponte con cui collaboriamo da tempo.

Letizia, Maria Beatrice, Debora, Valentina, Marta S, Roberta, Nicole, Marta M, Ludovica, Davide e sr Edi: sono 11 i volontari, di cui 10 giovani frequentanti l’università, che si si stanno impegnando per affiancare, on line, vari studenti della scuola di secondaria di primo grado “Gamerra”: una scommessa che scaturisce da un cuore generoso, solidale, una semplice e concreta risposta al “grido dei poveri” e alla “chiamata alla cittadinanza responsabile” che l’enciclica Laudato Si’ ha provocato.

Diamo tempo per una presenza discreta e amica, tempo per prepararci, tempo per farci sentire vicine, per sostenere gli spirargli di luce, per aprire passi alla speranza, per concretizzare la solidarietà e la prossimità: questo è fonte di gioia. La gioia di “essere utile a qualcuno”. Una spinta per poi impegnarci di più nel nostro quotidiano.

La Dirigente prof.ssa Oriana Carella, dirigente dell’I.C. Gamerra” a Putignano (PI) ci ha incontrate e ci ha lasciato questo messaggio: “In futuro, ci saranno frutti. Già il fatto che i ragazzi e le ragazze affidati alla vostra cura, anche se per poche ore, sappiano che c’è una persona che dedica loro del tempo, che si occupa di loro, che li vuole aiutare, già questo fa tantissimo perché si sentono considerati, importanti: sentono che c’è qualcuno che ha fiducia in loro, nella loro possibilità di miglioramento. Facilmente si scoraggiano, convinti di non poter rimediare. Voi, invece, trasmettete il messaggio che possono diventare più capaci nello svolgere piccole consegne, che credete in loro e questo è importantissimo! È già un sostegno nell’autostima. Il fatto che questi ragazzi abbiano un appuntamento settimanale con voi, che a quell’ora e in quel giorno c’è una persona che si dedica a loro, poiché crede che, aiutati, potranno migliorare: questo è quel che state regalando a queste giovanissime persone: la possibilità, al di là del fatto che prenderanno un sei, di poter dire «anch’io ce la posso fare, altrimenti non mi avrebbero assegnato a una volontaria». Grazie a voi, che trovate il tempo per il volontariato, nonostante un impegno forte di studio. Ci tengo a ringraziarvi per tutto quel che fate e donate ai miei ragazzi e alle mie ragazze”.