Approfon…DIRE, marzo 2022 – A cura di Mara Borsi – La sinodalità è la forma costitutiva e la forza propulsiva della chiesa che cammina nel mondo sulle orme e alla sequela di Gesù risorto. L’etimologia stessa della parola sinodo (synodìa), utilizzata dall’evangelista Luca per descrivere il pellegrinaggio intrapreso dalla famiglia di Nazareth, ci rimanda al significato di “comunità in cammino”, associato ad una vera e propria «carovana solidale» (Cfr. EG, n. 87 e CV, n. 29.) che ben raffigura «un’intimità itinerante», l’esodo dinamico e permanente della chiesa in uscita (EG, n. 23)

Le sollecitazioni di papa Francesco oltre a promuovere un coinvolgimento corale dell’intera comunità cristiana, auspicano ad un’azione di coordinamento e collaborazione a tutti i livelli per coltivare sempre più un’intelligente e lungimirante pastorale integrata sul territorio, volta ad evitare la settorializzazione, la frammentazione delle proposte e la dispersione dei doni che lo Spirito riversa nel grembo della comunità cristiana.

Siamo così chiamati a sintonizzare i nostri passi a fianco dei giovani per crescere come membra ben compaginate dello stesso Corpo e vivere una vera e propria esperienza di comunione e di fraternità.

La sfida che abbiamo di fronte è quella della comunione.

Papa Francesco come sentinella che avvista già il sorgere dell’alba, lancia il suo appello: «Se camminiamo insieme, giovani e anziani, potremo essere ben radicati nel presente e, da questa posizione, frequentare il passato e il futuro: frequentare il passato, per imparare dalla storia e per guarire le ferite che a volte ci condizionano; frequentare il futuro, per alimentare l’entusiasmo, far germogliare i sogni, suscitare profezie, far fiorire le speranze. In questo modo, uniti, potremo imparare gli uni gli altri, riscaldare i cuori, ispirare le nostre menti con la luce del Vangelo e donare nuova forza alle nostre mani» (CV. n.99).

Come FMA, consacrate di vita apostolica, abbiamo un’esperienza da offrire che è insieme dono e sfida. L’esperienza che nonostante tutto possiamo offrire è quella della comunità.

La dimensione comunitaria è costituiva dell’identità della vita religiosa apostolica, come religiose, religiosi abbiamo dimestichezza con il cercare di camminare insieme, conosciamo le fatiche, ma anche la gioia di vivere e procedere insieme.

Giovani e anziani, laici e consacrati camminare insieme per capovolgere la piramide del potere che dal vertice va alla base e partire in tutti i processi, iniziative, attività dall’ascolto e dalla condivisione con coloro che sono al lato opposto del vertice e che si trovano alla base.

Accogliere la sfida che lancia l’immagine del poliedro che con le sue differenze testimonia la possibilità di comporre la complessità e la diversità, rispettando e lasciando spazio.

Le parole di una pastorale giovanile sinodale: comunione, comunità, rovesciamento.