Roma, 14 marzo 2022 – La Madre generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Madre Chiara Cazzuola, e le Consigliere generali, seguono con apprensione e affetto le evoluzioni della situazione in Ucraina, ricevendo le notizie dalle FMA delle Comunità di Lviv, Kiev e Odessa.

L’ultima FMA rimasta a Kiev ha raggiunto la Comunità di Lviv per restare in aiuto, nonostante il rischio di bombardamenti. “Questa mattina c’era l’allarme e verso le 6 abbiamo sentito due scoppi, poi tutti si è calmato. Siamo nelle mani di Dio”, sono le parole di una suora di Lviv dove, il 13 marzo 2022, è stata attaccata una base militare.

Sono testimonianze di grande fede, tenacia e solidarietà con la gente. Nei giorni scorsi una FMA raccontava che, fin dal primo giorno del conflitto, quando inizia a suonare l’allarme i vicini bussano alla loro casa, per trovare rifugio e pregare insieme il rosario: “Da quel giorno, quando suona l’allarme è sempre così. E quando finiamo una parte del rosario, di solito l’allarme cessa. Non potrei dire che il nostro edificio è sicuro, ma il luogo sì, perché è la Casa di Maria Ausiliatrice e Gesù Eucaristia è con noi. A volte sta nella cappella, altre volte ‘corre’ con noi in seminterrato. Noi ci prendiamo cura di Lui, ma è Lui che ci custodisce”.

“Noi qui sperimentiamo che il male di questa guerra ‘ha liberato’ tantissimo bene”, continua. “Il mondo si è unito per la Pace, tutto il mondo prega. Da tutti vengono aiuti. Tanta solidarietà, sostegno, apertura ed accoglienza senza misura! In questo periodo sperimentiamo che esiste solo oggi e ogni giorno il Signore ci apre nuove possibilità per fare il bene. I Salesiani di Don Bosco ci inviano gli aiuti raccolti in Polonia da tantissima gente buona e dalle nostre suore. Noi lo smistiamo e mandiamo all’est per i soldati e per i più bisognosi in altre parti dell’Ucraina. Ci aiutano tante persone, con apertura e dedizione.

È importante aprire, quando il Signore bussa: tanti rifugiati dalle città bombardate a est arrivano qui. ‘Voglio solo vivere in un posto, dove non si spara…’, dice una giovane mamma con una bimba di tre mesi. Sono già al sicuro e, ringraziando, la mamma ha scritto: ‘Vi auguro un cielo sicuro sopra di voi’. Anche due giovani studentesse, scappate da Kharkiv, hanno bussato alla porta. Una di loro ha compiuto 18 anni. ‘Qual è il tuo desiderio?’ Voglio solamente la pace e poter tornare a casa…’. Ora tutti sognano una casa sicura, senza bombe. Se arriveremo a domani, il Signore ‘busserà’ di nuovo”.

A Odessa, le tre FMA della Comunità sono rimaste e una di loro lavora con i Salesiani per portare aiuti ai soldati ucraini. Tre ragazze universitarie si sono fermate con le suore e una, studente di scienze infermieristiche, presta servizio di primo soccorso presso l’ospedale, dove inizia a mancare tutto, per questo le scorte materiali inviate in solidarietà, come i pannolini per bambini, sono preziosi.

Le FMA e le Comunità Educanti delle Ispettorie confinanti continuano a prestare soccorso e accoglienza alla popolazione ucraina in cerca di rifugio. La Consigliera Visitatrice suor Lidia Strzelczyk, a nome della Madre e del Consiglio, è andata in visita sul confine polacco per incoraggiare le FMA delle due Ispettorie Maria Ausiliatrice (PLA) e Madonna di Jasna Góra (PLJ), e come segno di solidarietà, anche materiale, manifestando la partecipazione concreta di tutto l’Istituto FMA supportato da chi in questo momento, con grande generosità, sta inviando aiuti anche finanziari per questa Emergenza. Appena arrivata, ha partecipato a un incontro con le FMA per il coordinamento degli aiuti ai profughi e alle suore dall’Ucraina.

Anche dall’Ispettoria S. Giovanni Bosco (SLK) della Slovacchia la generosità è tanta. A est, sul confine con l’Ucraina, le FMA hanno due Comunità. Le suore insegnano nelle scuole e quelle che potevano prendere ferie nelle scuole statali, anche dalle altre Comunità, sono andate ad aiutare alle frontiere, come primo contatto per chi arriva o per accompagnare i rifugiati in un punto di accoglienza in cui trovare del tè o un letto per riposare, mentre aspettano i pullman che li smistano negli alloggi.

Insieme ad altre religiose, in collaborazione con un’agenzia telefonica, hanno aperto una linea gratuita per coloro che hanno bisogno di parlare, di essere ascoltati e di sentire parole di conforto, comprensione, vicinanza, speranza. Le FMA collaborano con altre organizzazioni e fanno parte delle equipe comunali per gli aiuti concreti. Le Comunità hanno iniziato ad accogliere e a ricavare spazi di ospitalità nelle proprie Case. Tre FMA sono volontarie alla stazione ferroviaria di Košice e altre a Bratislava, per accompagnare i rifugiati e rendersi vicine con indicazioni e risposte alle necessità concrete.

L’Ispettrice, suor Monica Skalová, ha inoltre modificato il programma dell’incontro previsto per le Direttrici, invitandole ad aiutare alle frontiere, come esperienza formativa e gesto tangibile di vicinanza e sostegno alle persone. “La risposta delle Direttrici che si sono rese disponibili è commovente”, evidenzia suor Monica.

Altre storie di speranza e di pace dall’Ispettoria S. Maria D. Mazzarello di Austria e Germania (AUG), da cui l’Ispettrice, suor Petra Egeling, comunica le iniziative: l’Ispettoria ha lanciato appelli per le donazioni attraverso le reti di solidarietà Missionsprokur (Germania) e Solidaritätsverein (Austria) e inviato all’Ispettoria PLJ un primo aiuto per provvedere alle necessità delle suore a Lviv e dei rifugiati nelle loro Case. Ogni Comunità crea iniziative a favore dell’Ucraina o partecipa ad azioni locali, oltre a individuare spazi per ospitare i rifugiati. Da Magdeburg, di propria iniziativa, è partito un gruppo di persone con tre pulmini fino a Warszawia. Hanno trasportato materiale per il soccorso alla Casa ispettoriale PLJ e al ritorno hanno portato 17 persone ucraine da ospitare in cinque appartamenti a Magdeburg.

La Madre e il Consiglio generale ringraziano di cuore le FMA, le Comunità Educanti e tutte le persone che tramite Dona ora, bonifico e aiuti di vario genere, hanno contribuito con generosità e solidarietà concreta. Numerosa e sentita è stata la partecipazione al Rosario online per la pace che, il 12 marzo, ha unito tutto l’Istituto nella preghiera per implorare il cessare dei conflitti in Ucraina e nelle altre terre martoriate dalle guerre.

L’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice continua ad offrire la possibilità di inviare contributi e offerte, di cui verrà pubblicata la documentazione, nelle modalità indicate sul Sito web dell’Istituto FMA, designando nella causale Emergenza Ucraina.

Fonte: Istituto FMA