Google Meet, 19 febbraio 2022 – Come promesso, il processo di elaborazione di un Progetto di Pastorale Giovanile Ispettoriale prosegue e, a garantire il passo, questa volta abbiamo una Commissione di PG di sedici persone. Il Consiglio Ispettoriale, infatti, ha ritenuto necessario ed utile arricchire la Commissione ispettoriale di PG per arricchire la condivisione e suddividere meglio il lavoro, che – per un capillare coinvolgimento delle comunità educanti – sarà evidentemente molto più intenso.

Il 19 febbraio mattina, quindi, in corrispondenza di uno dei due giorni inizialmente riservati per il Seminario nazionale di PG, la nuova commissione si è incontrata online per la prima volta per conoscersi e avviare i lavori con un tempo di formazione insieme. Significativa la presenza dell’Ispettrice sr. Elide Degiovanni, che ha voluto salutare la Commissione e partecipare all’inizio di questo lavoro facendolo sentire pienamente parte del cammino avviato a livello di Italia. Il contributo di don Michal Vojtas, poi, ha offerto ai partecipanti un momento denso di condivisione intorno al tema della Progettazione Pastorale Trasformativa, metodo innovativo di progettazione.

Ci sembra bello poter condividere con tutte le comunità educanti i nomi delle persone che si sono rese disponibili per questo lavoro: Sr Laura Anastasia (Livorno), Francesca Gualtieri (zona di Bibbiano), Letizia Forzoni (Pisa), Biancarosa Traffano (Genova), Sr Letizia Balboni (Bologna), sr Mara Borsi (Bologna), sr Marta Giuliano (Firenze), Matteo Pantani (Livorno), Marco Iannì (Cento), Dino Alibani (Carrara), Chiara Maniscalco (Genova), Flavia Quenti (Monleone), Sr Gabriella Savoia (Parma), Valentina Sanna (Bologna), sr Cristina Festa (Vicaria Ispettoriale), sr Anna Maria Spina (Consigliera di PG).

I prossimi incontri vedranno la Commissione impegnata su due grandi fronti: la condivisione delle prospettive che vediamo aprirsi per delineare il cammino e l’organizzazione di una giornata a settembre – celebrata a livello regionale nelle nostre tre regioni – per poter coinvolgere più capillarmente le comunità educanti di ogni territorio.

Lo sforzo è quello di aiutare le comunità locali a rimettere al centro la missione, facendo sentire vicino il livello ispettoriale e proponendo un primo momento di ascolto e condivisione intorno alla prospettiva pastorale.

Visto il bel percorso che si apre, chiediamo un accompagnamento speciale nella preghiera e proponiamo di cominciare a condividere con le comunità educanti le prospettive di questo cammino, in modo che tutti si sentano coinvolti già da questi primi passi.